• Premio giornalistico “Arrigo Benedetti” 2015. Tra i vincitori il cinquefrondese Michele Albanese
    19/05/2015 | Edicola di Pinuccio
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    Michele Albanese

    LUCCA – Sono i giornalisti professionisti Toni Capuozzo di Canale 5 (Mediaset) e Michele Albanese del Quotidiano del Sud e dell’Ansa i vincitori del premio giornalistico Arrigo Benedetti Città di Barga 2015, iniziativa di prestigio e alto valore culturale anche quest’anno sostenuta da Toscana Energia. Toni Capuozzo ha iniziato l’attività di giornalista nel 1979, lavorando a Lotta Continua, per la quale ha seguito l’America Latina. Scrive poi per il quotidiano Reporter e per i periodici Panorama mese ed Epoca. Durante la Guerra delle Falkland (1982) ottiene un’intervista esclusiva al grande scrittore Jorge Luis Borges. Successivamente, si occupa di mafia per il programma Mixer di Giovanni Minoli. È inviato per la trasmissione L’istruttoria. In seguito, collabora con alcune testate giornalistiche del gruppo editoriale Mediaset (Tg4, Tg5, Studio Aperto, seguendo in particolare le guerre nell’ex Jugoslavia, i conflitti in Somalia, in Medio Oriente e in Afghanistan. Vicedirettore del Tg5 fino al 2013, dal 2001 cura e conduce Terra!, settimanale del Tg5 per dieci anni e poi in onda su Retequattro, sotto la direzione di Videonews. Tiene su Tgcom24 la rubrica Mezzi Toni. Attualmente è giornalista free lance.

     

    Michele Albanese, calabrese di Cinquefrondi in provincia di Reggio Calabria, che da luglio del 2014 vive sotto scorta per le minacce ricevute dalla ‘ndrangheta, “per alcuni articoli – così recita la motivazione del premio – che riguardano la processione della Madonna delle Grazie con inchino, fatto fare ad Oppido Mamertina davanti alla casa del boss e per aver scritto storie su affiliati di alcune cosche di ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro, vive sotto scorta dal luglio del 2014. Albanese è un profondo conoscitore della dinamiche della ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro e da oltre 25 anni si occupa di cronaca. Un giornalismo di resistenza in una regione stupenda assediata dalla criminalità organizzata”. La giuria ha voluto assegnare un premio speciale per “l’esempio e la lezione di giornalismo” a Carlo Gregoretti il giornalista che ha lavorato con Arrigo Benedetti fin dal primo numero dell’Espresso (ottobre 1955).