PIANA – Il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio ha completato la giunta che dovrà portare fuori dalle secche la nostra regione. Le valutazioni,le analisi e le critiche a cui stiamo assistendo obbligano il coordinamento dei circoli democrat della Piana ad una riflessione seria,serrata e corretta. Come militanti e dirigenti del Partito che ha vinto le ultime elezioni regionali e che ha la responsabilità di esprimere il governatore,abbiamo il dovere di serrare le fila per portare quel contributo e quelle proposte progettuali che rispondono ai bisogni della nostra gente.
Le polemiche non aiutano e soprattutto rischiano di frenare quella voglia di partecipazione e quella speranza che ha caratterizzato la fase delle primarie e della stessa campagna elettorale. Al di la di quelle che potrebbero apparire le giuste aspirazioni di consiglieri,militanti,tecnici ecc,bisogna avere sempre presente che i ritardi e le disfunzioni che hanno caratterizzato in negativo la Calabria hanno bisogno di una spinta autenticamente riformista e che le rivendicazioni personali non trovano l’interesse delle nostre popolazioni.
Non può e non deve essere il “fuoco amico” a fermare la voglia di ripresa e di decollo socio economico che anima tutti i nostri territori. La politica deve trovare il suo “primato”attraverso la capacità di militanza,di confronto,di controllo,di presenza e di autorevolezza che serviranno per dare indirizzi significativi all’intero esecutivo. Il cambiamento tanto invocato e predicato,si attua ripristinando un contatto organico con la gente,con i Sindaci,con le associazioni vive e con gli imprenditori.Questo ruolo appartiene a noi, non all’esecutivo! Il consiglio regionale si appropri del suo ruolo legislativo e di controllo,riscopra la capacità di leggere i bisogni di questa terra e proponga leggi che abbiano l’ambizione di livellare la Calabria a quelli che sono gli standard che le altre regioni conoscono da decenni.
Si pensi al dramma della disoccupazione,alla vergogna dei servizi ospedalieri,alla crisi cronica dell’agricoltura,al malfunzionamento dei nostri trasporti, tutte materie che dovrebbero vedere consiglio e partiti pronti e capaci di correggere anni di fallimenti e di delusioni.
A Mario Oliverio voglio ricordare che la sua ricchezza ed il suo successo,vanno ricercati nel rapporto che aveva costruito con i territori, non con la nomenclatura. Chiusa questa partita,il governatore ritorni a frequentarli, troverà quell’entusiasmo,quella passione,quella carica morale che potranno fargli da “cintura”e che gli consentiranno di aprire la stagione dei fatti seppellendo definitivamente quella delle parole.Michele Galimi segretario circoli PD della Piana