• Polistena, la minoranza preme e Tripodi fa resistenza
    Mentre la consiliatura volge al termine, l'opposizione di Uniti per Polistena spinge sul pedale delle interrogazioni. Ma l'ex sindaco respinge le critiche e passa al contrattacco in solitaria
    11/02/2021 | Giuseppe Campisi | Edp

    Polistena – In attesa degli sviluppi politici in seguito alle dimissioni del sindaco Marco Policaro e dello scioglimento di alcuni nodi legati alle impostazioni di liste e coalizioni in vista delle regionali di aprile certo l’agorà cittadino, anche in assenza di consigli comunali, non si fa mancare nulla quanto a polemiche e provocazioni ravvivate anche per via del botta e risposta social tra la una minoranza sempre pugnace ed il pungente vice sindaco uscente Michele Tripodi. Motivo del contendere? Le interrogazioni a getto continuo del gruppo di Uniti per Polistena sempre più intenzionati a non dare tregua alla maggioranza, seppur dimissionaria, e ad ottenere risposte su sistemazione strade, torrente Jerapotamo, piano del traffico, discariche e concessioni di immobili comunali a cui fa da controcanto la replica piccata dell’ex primo cittadino ostinato a non demordere. La minoranza – oltre a rinfacciare a Tripodi una certa ambiguità di posizione rispetto alle iniziali ruvide dichiarazioni contro il presumibile candidato presidente Luigi De Magistris, a suo tempo definito “salvatore della patria di importazione”, poi ammorbidite, forse da più miti consigli, con il passo di lato di Tansi – ritiene incomprensibili le mancate risposte da parte degli assessori interrogati nonché la non avvenuta convocazione di un consiglio urgente per discutere le mozioni sollevate. Il riscontro richiesto arriva però, per le vie social ed extraconsiliari, ed è proprio Michele Tripodi che, sebbene solingo, obietta sulle questioni avanzate con un lungo post nel quale parla di segnalazioni false e manipolate, attivazioni di procedimenti contro vecchi abusi edilizi e proroghe tacite in merito alle convenzioni concernenti le strutture e gli immobili di proprietà comunali. Scrive Tripodi: «In questi pochi mesi di gestione amministrativa il gruppo di minoranza catapultato per mera combinazione nel Consiglio Comunale, non solo ha cercato di ostacolare il lavoro compiuto dall’Amministrazione Comunale nell’interesse della comunità, ma ha tentato in tutti i modi di esercitare pressioni ingiustificate sugli uffici e “messe in mora” dei responsabili di servizio spesso distogliendoli dal normale lavoro di ufficio. Non è questo il modo di operare nell’interesse di una comunità onesta e laboriosa come Polistena, e quand’anche lo scontro politico costituisca una risorsa per la democrazia, esso dovrebbe avvenire nel rispetto dei ruoli e del lavoro di ognuno». Non meno affilata, però, giunge la chiosa della minoranza di UpP: «Ci domandiamo come mai, nonostante le capacità che dovrebbero avere per rivestire quel ruolo, tutti tacciono lasciando parlare l’unico che non è stato interpellato. […] Invitiamo, il Sindaco f.f. o chi per esso, visto che è solito nascondersi sotto la gonnella della suocera, a denunciare nelle dovute sedi quanto affermato riguardo del materiale “manipolato”: saremo più che orgogliosi di dimostrare, per l’ennesima volta, la falsità di quanto da lui dichiarato. Facciamo fatica a capire come mai, invece di rispondere nel merito, si cerchi di sempre di “fare ammuina” e non affrontare le singole tematiche».