• Sonda Horus III. La registrazione del lancio VIDEO
    A bordo della sonda, per la prima volta, colture di batteri e virus
    20/07/2014 | Antonino Brosio | Magna Grecia Areospace

    loghi horusStamattina domenica 20 luglio il  lancio del carico biologico nell’ambito del  Progetto HORUS III, ideato da Antonino Brosio,presidente dell’Associazione Magna Grecia Aerospace in collaborazione con  il Dipartimento di Scienze dell’Istituto d’Istruzione Superiore “R.Piria” di Rosarno, grazie al protocollo d’intesa stipulato tra il Dirigente Scolastico dell’Istituto, prof.ssa Maria Rosaria Russo e l’Associazione .Gli studenti del Piria in questa avventura scientifica  sono stati guidati dalla docente di scienze, la dott.ssa e biologa Arianna Messineo che collaborando con l’Università di Messina si è occupata di formare e preparare gli studenti ad affrontare al meglio il progetto scientifico.

    Tale progetto è stato realizzato,inoltre, con il supporto dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e il Dipartimento DICEAM della stessa Università  grazie alle attività svolte dagli studenti nel  Laboratorio di Micromeccanica e Materiali per l’Aeronautica e Aerospaziale (MAAL) diretto dal Prof. Michele Buonsanti, presidente del corso di laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale e docente di Meccanica e Scienza delle costruzioni, Poiché uno degli scopi principali di questo progetto è stato quello della divulgazione della ricerca scientifica,  ci si è avvalsi anche del supporto del Progetto Internazionale ERGO Telescope del prof. Tom Bales, grazie al quale  è stato possibile compiere una ricerca sui raggi cosmici primari. Fondamentale,altresì,il ruolo  dell’Università degli Studi di Messina,  grazie al significativo apporto del Prof. Santi Antonino Delia e della dott.ssa Pasqualina Laganà nonché  dell’Istituto Superiore di Sanità, che si  è occupata di studiare un carico biologico composto da tre tipi di batteri e un virus ovviamente innocui per l’uomo, e tutto questo servirà a capire come i micro organismi si comportano in condizioni critiche quali sono quelli del vicino spazio

    Il Progetto a tal fine,  prevede per Domenica 20 luglio  il lancio di un” pallone sonda” nella Stratosfera terrestre a una quota compresa tra i 38000 e i 40000 metri s.l.m. Il “pallone” porterà con sé, ai confini con lo spazio(Near Space), la strumentazione scientifica all’interno della piccola sonda “Leonardo”.

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    Il carico utile con cui è stata equipaggiata la sonda, sarà composto da 2 videocamere per la registrazione di video e immagini in alta definizione dell’intero volo, in cui verrà ripresa la curvatura  terrestre e al rientro della sonda sarà possibile ammirare immagini della Terra così come viene vista dagli astronauti durante i viaggi nello spazio; La parte più interessante del carico utile è composta da una strumentazione per la ricerca ambientale e scientifica composta innanzitutto da un sistema di sensori che permetterà la registrazione dei dati ambientali esterni e interni durante la risalita tra i vari strati atmosferici della sonda, i dati verranno registrati da un potentissimo computer di bordo progettato in collaborazione con alcuni progettisti che lavorano ai sistemi della Stazione Spaziale Internazionale, il computer è stato chiamato “Polaris Flight Computer” questo terrà costantemente sotto controllo tutti i sistemi e ci permetterà inoltre di registrare le coordinate GPS anche dove gli altri dispositivi basati su questa tecnologia smetterebbero di funzionare.

    All’interno del payload, ,saranno collocate delle provette dentro la quali verranno inserite le colture di batteri e virus in modo da poter successivamente studiarne gli effetti dovuti agli stress generati su di essi dalle condizioni critiche a cui saranno sottoposti durante il volo della sonda e per provare a rispondere alla domanda che ormai da tempo molti studiosi si pongono, e cioè se la vita sulla Terra agli albori possa essere arrivata dallo spazio con un micro organismo.

    A completare il corredo strumentale per la ricerca scientifica all’interno della sonda sarà presente anche un’unità per lo studio dei raggi cosmici, questa è chiamata unità ERGO ed è l’unica al momento presente sul territorio italiano, essa rientra all’interno del progetto Americano ERGO Telescope del prof. Tom Bales (http://www.ergotelescope.org) avente lo scopo di creare un grande telescopio mondiale che sia in grado di rilevare e studiare i muoni, le particelle di cui si compongono i raggi cosmici.

    Per il progetto HORUS III è stata progettata dal Prof. Bales una nuova unità apposita per essere inviata nella stratosfera basata sulla logica di Arduino, e quindi darà la possibilità di poter acquisire le particelle primarie che compongono i raggi cosmici visto che queste particelle registrate, saranno “simili” a quelle che hanno viaggiato nello spazio per milioni di anni luce poiché non saranno assorbite e divise dall’atmosfera, quindi verrà dato grazie al progetto HORUS III un grosso contributo a questo tipo di ricerca che spazia dal campo aerospaziale a quello dell’ astrofisica.

    Il Prof. Santi Delia ha inoltre formato gli studenti coinvolti circa il carico biologico che sarà oggetto di studio e sarà collocato  nella sonda il  cui contenuto, che viaggerà nella stratosfera, dovrà essere analizzato all’interno del laboratorio dell’Università per eventuali pubblicazioni dei risultati scientifici dell’esperimento.

    A tal proposito il progetto è stato ufficialmente presentato durante una Conferenza stampa tenutasi a Palermo, presso il Palazzo della Regione Sicilia, dove si sono alternati gli autorevoli interventi del dott. Ignazio Tozzo,Dirigente Regionale Assessorato Salute, del dott. Mario Palermo,dirigente settore igiene ambientale e tutela delle acque, del dott.Demetrio Cara,consigliere Provincia di Reggio Calabria,in qualità di delegato del Presidente Raffa,di Antonino Brosio ,Presidente Associazione Aerospace, del Prof. Santi Delia e della Prof.ssa Pasqualina Laganà per l’Università di Messina,della Prof.ssa Mariarosaria Russo(Preside Piria di Rosarno)e della Prof.ssa Arianna Messineo,docente dei Scienze Piria di Rosarno.

    La diretta dell’evento sarà curata anche quest’anno dall’Edicola di Pinuccio, celebre webtv con sede a Cinquefrondi che l’anno scorso ha già affiancato la Magna Grecia Aerospace nella missione di Minturno. L’esperimento Horus sarà dunque visibile in diretta streaming sul sito dell’Edp: www.edicoladipinuccio.it

    Noi tutti ci auguriamo,ha chiosato la Preside, che questo progetto possa gettare le basi di una fattiva e duratura collaborazione tra i vari enti coinvolti in quanto presenta tutti i presupposti per un grande successo tecnico-scientifico.

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    Lucia Borsellino (in blu), il Prof. Delia, la Preside Russo, la Prof.ssa Laganà, la prof.ssa Messineo, il delegato Cara della Provincia di Reggio Calabria e il dott. Palermo responsabile Igiene della Regione Sicilia. Antonino Brosio, il secondo da destra.