• Maltempo, il comune di Cittanova delibera lo stato di calamità naturale
    Compromesso il collegamento tra Cittanova e lo Zomaro. Danni in prossimità della Pedemontana
    20/11/2013 | Comune di Cittanova | Comunicato

    CITTANOVA – L’amministrazione comunale di Cittanova, in queste ore, sta fronteggiando i danni procurati dalla violenta ondata di maltempo dello scorso lunedì notte. Numerosi, ingenti, e capaci di mettere in difficoltà il normale svolgimento delle attività umane nel centro abitato e nelle contrade rurali. Una frana di importanti dimensioni ha compromesso la viabilità del tratto di Sp1 che collega Cittanova allo Zomaro. Allagamenti di alcune abitazioni, disagi nelle vie del centro urbano, danni al sistema di illuminazione pubblica, interruzioni del sistema idrico cittadino, strade interpoderali allagate, crollo di svariati muri a secco, allagamento di fondi agricoli. Per queste ragioni, nel pomeriggio di martedì scorso, la Giunta comunale ha deciso di dichiarare lo stato di calamità naturale.

     

    Operai dell’Ente, in questa fase di emergenza, sono impegnati senza sosta al ripristino della normalità nel centro urbano. Il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, contestualmente, ha lanciato un messaggio ai cittadini. «Stiamo lavorando alacremente – ha affermato – alla risoluzione di tutte le criticità causate dal maltempo. Chiediamo scusa per i disagi e garantiamo l’impegno immediato al fine di riportare alla normalità l’erogazione dei servizi al cittadino. Alcune zone del paese sono rimaste al buio nelle ultime due notti, e alcune abitazioni lamentano il mancato rifornimento idrico. Stiamo lavorando, e ringraziamo anticipatamente i cittadini per la collaborazione attiva».

     

    Il sindaco ha, inoltre, comunicato l’intenzione di richiedere un tavolo tecnico – amministrativo alla Provincia di Reggio Calabria, al fine di individuare e analizzare eventuali e reali criticità causate dal sistema di raccolta delle acque in prossimità della strada Pedemontana. Le segnalazioni, in queste ore, sono state numerose. Lo scadente sistema di convogliamento delle acque meteoriche starebbe causando danni importanti alle proprietà agricole di fondo valle e disagi alle attività commerciali insediate in quell’area. «Vogliamo capire se queste problematiche sono fondate – ha sottolineato Cannatà – e, in caso si risposta positiva, perché questo possa accadere in prossimità di un’opera di recente costruzione».