• “L’importanza della solidarietà”. Convegno della Caritas diocesana a Palmi sabato 1 giugno
    30/05/2013 | Cecè Alampi, direttore della Caritas per la diocesi di Oppido-Palmi | Comunicato

    PALMI – Sabato 1 giugno 2013, alle ore 16:30 presso l’Auditorium del Centro per il Laicato di Gioia Tauro della Diocesi di Oppido Mamertina–Palmi, organizzato dalla Caritas Diocesana, avrà luogo il convegno sul tema “L’importanza della solidarietà”. Introdurrà e coordinerà i lavori il diacono Cecè Alampi, direttore della Caritas diocesana di Oppido-Palmi. Relazionerà la dottoressa Maria Giovanna Ursida esperta in problematiche psico-sociali, specialista in Relazione d’aiuto e mediazione familiare, ma soprattutto dirigente nazionale del Dipartimento servizi sociali e pari opportunità, esperta delle problematiche sociali della Piana di Gioia Tauro. Concluderà il convegno don Giuseppe Acquaro, vicario generale della diocesi di Oppido–Palmi. Il convegno, sostenuto con grande passione e convinzione da monsignor Francesco Milito, vescovo della diocesi, da una parte conclude il percorso di approfondimento della nota dei vescovi di Calabria, che in questo anno pastorale da settembre dell’anno scorso ad oggi ha interpellato profondamente le persone, la società e le istituzioni tutte e più ancora la stessa Chiesa con le Caritas parrocchiali, e dall’altra parte vuole rilanciare la testimonianza della carità e della solidarietà, il senso della giustizia sociale, l’etica della responsabilità ed una sempre rinnovata vicinanza, di ognuno che può farlo, alla sofferenza, alla fragilità dei più poveri e dei meno tutelati, soprattutto in questo periodo di crisi profonda che la Caritas tocca con mano ogni giorno.

     

    Il convegno “L’importanza della solidarietà”, come la nota della Conferenza episcopale calabra, vuole essere non tanto una semplice denuncia dell’inadeguatezza delle politiche sociali rispetto alle crescenti povertà della nostra regione e della Piana del Tauro che comprende la diocesi di Oppido-Palmi, quanto piuttosto un’analisi delle fragilità del nostro sistema di assistenza alle persone e alle comunità, al fine di promuovere un modo nuovo di confrontarsi tra i vari attori e responsabili dello sviluppo del comparto sociale, sia pubblici sia privati, che conduca, in modo condiviso, concreto e creativo, a una promozione ed a una organizzazione efficace della solidarietà. Una organizzazione efficace come la solidarietà alla tendopoli/baraccopoli di San Ferdinando-Rosarno, dove tutto l’inverno scorso hanno vissuto, nella più assoluta povertà più di 1500 immigrati africani, assistiti, premurosamente, dalla rete della Caritas Diocesana di Oppido-Palmi, promossa e sostenuta dal vescovo monsignor Francesco Milito, che ha coinvolto quasi tutte le comunità parrocchiali insieme all’Azione cattolica diocesana, a tanti altri gruppi e associazioni ecclesiali, anche di altre diocesi e, soprattutto, insieme a tante altre associazioni laiche con le quali sono stati instaurati rapporti nuovi di collaborazione e di sostegno reciproco.

     

    Come Caritas siamo convinti che la solidarietà può trovare soluzione solo con una chiara presa di coscienza, personale e comunitaria, avvertiamo, in maniera forte, la nostra responsabilità di operare – per quanto ci compete – al rafforzamento della coesione sociale e di promuovere l’elaborazione di progetti condivisi, atti a garantire finalmente un sistema di strutture e di interventi, ispirati alla solidarietà: al fine di un sostegno concreto non solo alla qualità della vita di tutti, ma soprattutto alla tutela e alla promozione delle persone più fragili e delle famiglie più povere. Le proposte sono quelle suggerite dai vescovi calabresi che sono attuali e concrete. Noi con il nostro convegno vogliamo rilanciarle con forza con la speranza di riuscire a scuotere le coscienze di chi può fare qualche cosa di più. Le proposte si riassumono in 10 punti dei quali 6 sono rivolti alla politica e alle istituzioni pubbliche e 4 alle comunità ecclesiali, alle diocesi, alle parrocchie.