ERRARE HUMANUMM EST, perseverare autem diabolicum. E’ veramente diabolico perseverare. Eppure si continua a sbagliare, nonostante i fatti, l’evidenza lapalissiana, la scientificità della storia, ci dicano si sia trattato di un errore, di un grosso errore. Il ventennio di Berlusconi e del berlusconismo. Fino a pochissimo tempo fa, il tutto sembrava sopito, forse si affacciava la speranza, la fiducia nell’intelligenza di un popolo che, di fronte allo stremo, aveva compreso inganni, mistificazioni di ideali e realtà, e perciò avrebbe voltato pagina. Ma è bastato uno schiocco di dita di questo signore di una certa età, che sa “vendere” i prodotti della sua mente (l’ultimo, la restituzione dell’IMU) ed “acquistare” consensi, secondo affilate logiche mercantilistiche ed affaristiche, volutamente scambiate per logiche politiche, per rimettere in moto la macchina dei paradossi. Chi, poco più di un anno fa, era atteso da una folla vociante, per essere preso a colpi di monetine, guadagna consensi giorno dopo giorno; chi, fino a qualche mese fa, sembrava essersi eclissato perchè non più assolutamente credibile, imperterrito, con una presenza mediatica assordante, continua a ripetere la sua ancora più evidente non credibilità. Ma gli credono ancora, e sono in tanti. C’è da temere. Una parte della polis, a questo punto masochista, potrebbe condizionare talmente tanto i risultati elettorali, da farci temere un novello berlusconismo ancora più pericoloso. Intensamente e con convinzione, voglio credere, anzi credo, che non si arriverà a questo. Perché sarebbe troppo.
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La storia si ripete. La corsa al consenso secondo affilate logiche mercantilistiche04/02/2013 | Rosanna Giovinazzo | Edicola di Pinuccio