• La denuncia di uno dei 20 licenziati dall’Opera San Francesco di Rizziconi: “Non ci pagano neppure i salari arretrati, nell’indifferenza generale”
    06/01/2012 | G. Ierace, licenziato Opera S. Francesco

    RIZZICONI – Inizio facendo una premessa non avrei mai pensato che un domani dopo aver svolto costantemente e dignitosamente il mio dovere come ogni altro singolo cittadino/lavoratore avrebbe fatto, mi sarei ritrovato licenziato e senza poter godere del sacrosanto diritto di percepire il salario prodotto in questi anni!!! Ormai sono 6 mesi che siamo inoccupati io e altri 19 miei colleghi anzi preciso 14. Data la rapida riassunzione di 6 unità con un’altra impresa esterna… i soliti raggiri che si fanno!!) Dopo un licenziamento collettivo subito dall’Opera S.Francesco D’Assisi di Rizziconi che già da dalla comunicazione del 20 gennaio 2011 del procedimento e dagli espletamenti dei vari esami congiunti si deduceva la volontà della parte datoriale di dare un taglio netto alla parte del personale addetto alle pulizie per dare in gestione il servizio ad un impresa esterna per il semplice fatto che c erà un abbattimento dei costi. E bene se pur con rammarico abbiamo condiviso questo licenziamento e di conseguenza abbiamo spostato subito il baricentro delle nostre attenzioni alle retribuzioni maturate più il trattamento fine rapporto che di norma con l’ ultima busta paga il datore ci avrebbe dovuto saldare invece ahimè ci ritroviamo con il 2012 a dover denunciare una situazione al quanto scabrosa, inaccettabile su qualunque profilo si discuta, inaudito pensare che dopo quante lotte abbiamo combattuto con scioperi, conciliazioni in prefettura, decreti ingiuntivi e tutto quello che si possa aggiungere dobbiamo ancora aspettare con un diritto che ci spetta a pieno merito, le promesse vergognose dell’amministrazione che ha sempre cercato di trovare con il personale una scusa diversa dall’altra per il pagamento del pregresso; o le trafile con la burocrazia dove i tempi della giustizia sono quelli che sono; quando facendo il punto della situazione erano in dovere di intervenire i vertici della politica regionale per adottare delle misure risolutive con la valenza delle leggi regionali che regolano proprio l’ accreditamento di queste strutture!! E’ mai possibile che dobbiamo sopportare un peso cosi opprimente quando in cambio vorremmo solo quanto ci spetta? Le conclusioni potrebbero essere molteplici come dal canto suo in tutti questi anni ne abbiamo sentite a migliaia di castelli nel deserto!! Ma ormai la gente è stanca e vuole delle risposte concrete.Concludo precisando che gli ex colleghi in forza lavoro vantano ad oggi anche loro 6 mensilità!! E lancio un messaggio alla parte datoriale “Il diritto di replica è scaduto da molto tempo”.