• Cgil fuori dal coro: I Pisl approvati sono su misura per favorire clientele e prebende. Scomparsa la metropolitana leggera
    01/11/2012 | Antonino Calogero, segretario generale Cgil Gioia Tauro | Comunicato

    antonino calogero

    GIOIA TAURO –  E’ di questi giorni la polemica sui Pisl, assistiamo esterrefatti ad inutile scontro tra chi ha avuto e,per grazia ricevuta, rende merito alla Regione e al suo Presidente e chi, piuttosto che indignarsi,manifesta solo delusione per non aver incassato la promessa. In questo contesto è grave che non ci sia stato nessuno che abbia sollevato critiche sui criteri generali di scelta, sempre che non si sia solo utilizzato il manuale cencelli per rafforzare consenso e adescarne altro;prassi quest’ultima molto praticata in vista delle vicine campagne elettorali. Pensiamo, però, che sia più opportuno chiedersi perché si è preferito scegliere un pisl piuttosto che un altro, se ci sia stato, almeno,un filo conduttore per orientare le selezioni in direzione di una possibile idea di sviluppo e di intervento a sistema, per migliorare il territorio pianigiano. Peggio ancora che nessuno si sia chiesto cosa pensano davvero gli attori del territorio che vivono e operano in condizioni di estreme difficoltà.

     

    Non si tratta di sviluppo locale? La “carne viva dello sviluppo locale” non riguarda forse lavoratori e imprese?in un territorio normale, infatti, si parte per programmare dall’ ascoltare i bisogni delle parti sociali. Nella piana non si è verificato e,di per sé, questo è il più grande errore che ci vedrà, ancora una volta, assistere allo sperpero di denaro, ad una occasione mancata. In tempi di tagli e riduzione dei fondi pubblici è un vero e proprio sacrilegio. Che i Pisl potevano essere un fallimento lo avevamo già detto avendo, da subito, costatato che non vi era la volontà di attivare una vera concertazione locale, attraverso l’animazione e il protagonismo del territorio. Appariva, a dire il vero, e lo abbiamo anche fatto notare, che la redazione del Pisl fosse più orientata ad individuare il personale da preferire per le progettazioni e le collaborazioni,che per aiutare un vero e proprio processo di sviluppo a sistema attraverso la valorizzazione delle vocazioni territoriali.

     

    Solo per un Pisl, che si era impegnato a far redigere la Provincia, che riguardava un piano di mobilità per la metropolitana leggera nei comuni penalizzati dalla soppressione della linea taurense Gioia Tauro-Cinquefrondi, appariva un proposta reale e concreta, presso il comune di Polistena, si attivò il partenariato locale che doveva servire a sostenere il progetto. Di questo Pisl pare, da una prima verifica, non ce ne sia traccia. Questo è la prova di come siano stati inutile i contenuti di merito nella selezione e pure di quanto è secondario l’impegno politico; la promessa di Raffa era stata forte in termini di rilancio della tratta Gioia Tauro-Cinquefrondi e per rispondere ai bisogni dei lavoratori di Fc che in quersti giorni non si pagano e dei cittadini della piana che fanno sacrifici a spostarsi sul territorio. Pertanto, riteniamo che ogni critica al tema dei pisl sia purtroppo superflua perché la vergogna è andata oltre e pure questa volta la cegione Calabria ha dimostrato di non avere nessuna idea dello sviluppo territoriale perchè continua a gestire le risorse aggiuntive solo per evitare il disimpegno e per favorire incarichi e prebende