• Ferrovie. Reggio Roma in quattro ore da gennaio. Nessuna fermata per Piana e Locride. Protesta il Pd
    Galimi (Pd) scrive al Ministro: " La nostra gente ha tutto il diritto di avere l'alta velocità. i servizi devono essere per l'utenza e non per garantire lauti compensi ai vari amministratori delegati di turno."
    02/12/2014 | Michele Galimi - coordinatore circoli Pd Piana | Comunicato

    trenitaliaPIANA – Da notizie giornalistiche sembrerebbe che, dal prossimo 1 Gennaio 2015, le ferrovie avrebbero messo in cantiere un treno che da Reggio Calabria,con sole fermate a Lamezia ed a Paola,raggiungerebbe Roma in sole quattro ore.Questa notizia,se fosse vera,andrebbe a penalizzare tutta la popolazione della piana di Gioia Tauro e quella della fascia ionica reggina.

     

    Come coordinamento del Partito Democratico pianigiano, eleviamo una vibrata protesta, di fonte a queste politiche che mortificano i nostri territori, afferma il coordinatore dei democrat, Michele Galimi. Anche la nostra gente ha tutto il diritto di avere l’alta velocità e di essere considerata al pari delle popolazioni delle altre aree geografiche del nostro paese. Il treno in questione, rimarca Michele Galimi, deve necessariamente fare una fermata intermedia presso la stazione di Rosarno per permetterne l’uso agli oltre 180 mila residenti nella piana ed alla popolazione della ionica che, attraverso  la strada SGC,può raggiungere  la citta medmea.

     

    La logica portata avanti dai responsabili delle ferrovie e da Trenitalia appare assurda e lontana anni luce dai bisogni e dalle aspettative  di questo lembo di terra. In questi lunghi anni si è spesso lamentato come l’isolamento e la mancanza di trasporti veloci e moderni impediscano di fatto la crescita civile ed economica di tutta la nostra realtà. Se le fermate di Lamezia e di Paola rispondono ad esigenze  concrete anche delle popolazioni catanzaresi e cosentine, va rimarcato che la nostra gente non è figlia di un Dio minore.

     

    Il Partito Democratico della piana ricorda ancora come negli ultimi anni i tagli sistematici di treni a lunga percorrenza hanno sempre penalizzato la Calabria. Michele Galimi ha già mandato una articolata lettera di protesta al Ministro competente all’interno della quale si evidenzia che la centralità della politica della mobilità ferroviaria, deve essere data all’utente e che  i servizi devono essere per l’utenza e non per garantire lauti compensi ai vari amministratori delegati di turno.