• Emergenza idrica a Molochio, il consigliere Caruso presenta una interrogazione sui pozzi di contrada Fillerà
    "A seguito di uno studio geologico-tecnico, si è proceduto alla trivellazione di un primo pozzo, ma per l’insufficiente capacità estrattiva di tale “primo pozzo” è stato necessario trivellare un secondo"
    28/10/2013 | Ismaele Ottavio Caruso, consigliere comunale di Molochio | Comunicato

    MOLOCHIO – Premesso che: nell’anno 2009 fu redatto uno studio e progettazione preliminare, definitivo-esecutivo per i lavori di completamento di attivazione di un serbatoio idrico Giafra e realizzazione di un pozzo di captazione d’acqua potabile con relativa condotta di adduzione in Contrada Fillerà, per un importo di €. 62.409,96 (deliberazione Giunta Comunale n. 88 del 13 Luglio 2009); il pozzo avrebbe dovuto garantire una capacità estrattiva media di 15 litri al secondo per un totale di 532.000 litri di acqua al giorno; in previsione per il finanziamento dell’opera si sarebbero utilizzati in parte i soldi del bilancio comunale, e per il resto quelli della cassa depositi e prestiti: 44.851,55 euro; l’area individuata per la realizzazione del pozzo nel Vallone Fillerà è sita nel Foglio 17 Part. 241 Comune di Molochio (terreno privato) ai margini del Vallone Fillerà (in secca d’estate e coperto da materiale alluvionale; a seguito di uno studio geologico-tecnico, si è proceduto alla trivellazione di un primo pozzo, ma per l’insufficiente capacità estrattiva di tale “primo pozzo” è stato necessario trivellare un secondo (con perizia di variante del mese di ottobre 2010), pozzo nelle immediate vicinanze del “primo”, sotto la direzione di un esperto geologo a compenso; in previsione, dall’unione dei due pozzi si sarebbe potuto ottenere una portata stabile di 5 litri d’acqua al secondo (10 litri in meno rispetto alla capacità estrattiva preventivata).

     

    Ora, tutto ciò premesso, alla luce dell’autocertificazione e dichiarazione del dr. geologo Domenico Giovinazzo nella propria qualità di esperto geologo incaricato dall’amministrazione comunale del Comune di Molochio, si legge: “per impedimenti di carattere oggettivo, non è possibile fornire informazioni in merito ad eventuali pozzi preesistenti nel raggio di 500 metri e che l’assenza di alcune informazioni nella documentazione è da attribuire all’impossibilità di reperimento dei dati e non a negligenza del sottoscritto”, il cittadino nonché consigliere comunale chiede di sapere quanto segue: 1) se l’area interessata alla trivellazione dei due pozzi (Foglio 17 Part. 241) è stata sottoposta ad espropriazione per pubblica utilità; 2) se è stato effettuato un sondaggio preventivo prima della trivellazione del primo pozzo; 3) se è stata valutata la possibilità di recuperare il già esistente pozzo presso l’ex mattatoio comunale; 4) chi sono i proprietari del terreno in questione (Foglio 17 Part. 241); 5) attraverso quale strada carrabile sono stati trasportati i macchinari e le attrezzature per l’esecuzione dei lavori; 6) se per l’ultimazione dei lavori è stato pianificato il quadro economico complessivo di spesa e a quanto ammonta l’eventuale importo; 7) a carico di chi deve essere imputato l’eventuale danno erariale.

     

    E’ ora che i cittadini sappiano i motivi malgrado gli indebitamenti perché d’estate, sia il paese che il villaggio Trepitò, patiscono l’approvvigionamento dell’acqua e, chi dovrà pagare, per le leggerezze politiche, il terreno non preventivamente espropriato, quando i proprietari lo reclameranno nelle sedi opportune.