• Distributori di carburante in autostrada riuniti a Roma. Verso una nuova mobilitazione
    08/11/2012 | Faib, Fegica, Figcs Calabria | Comunicato

    ROMA – I gestori autostradali riuniti a Roma nell’assemblea unitaria convocata da Faib, Fegica ed Anisa, per affrontare i problemi del comparto, denunciano le condizioni di gravissima difficoltà economica in cui versa il comparto come risultato di una fortissima contrazione delle vendite (circa il 50% in due anni), cui si sommano le sconsiderate azioni di pricing praticate dalle compagnie petrolifere che portano ordinariamente, sulla stessa tratta e nello stesso mercato rilevante, a differenziali di prezzo al pubblico, anche all’interno dello stesso marchio, che arrivano fino 18 €cent/litro, cui va aggiunto, con ulteriore grave danno economico, l’effetto pesantemente negativo sugli erogati della campagna di megasconti nei week end estivi (notoriamente il periodo del picco di traffico sul segmento autostradale), che ha portato i differenziali di prezzo anche fino a 30 €cent/litro.

     

    Ciò nonostante precisi impegni assunti in sede ministeriale sulla “ spalmatura ” dei differenziali derivanti dalle gare e senza riversare ai Gestori una parte dei benefici discendenti dal tavolo di confronto al Mise, aperto dalle Organizzazioni di Categoria, con il quale si è determinata una riduzione delle royalty dovute alle concessionarie autostradali e la conclusione dei contenziosi in atto (non conformità comprese). L’assurda pretesa delle compagnie petrolifere di non procedere al rinnovo degli accordi economici scaduti da anni, di non onorare gli impegni assunti nelle intese vigenti e di sanzionare pesantemente le azioni sindacali, regolarmente comunicate ed attuate dai singoli Gestori. L’indeterminatezza per il prosieguo della loro attività, legata a scelte che le compagnie si riservano di compiere in funzione dell’onerosità dei nuovi bandi di gara per l’affidamento delle attività oil , dimenticando che sono state proprio loro a “ drogare ” il mercato con offerte sconsiderate e sbagliate che oggi si vorrebbero far pagare ai Gestori, con margini bloccati, aumenti degli adempimenti e degli oneri riflessi, licenziamenti, perdite di efficienza, ecc.;

     

    Il ruolo del Governo che, dopo aver avviato positivamente il confronto fra concessionarie autostradali, compagnie petrolifere e Gestori, ha ceduto alla intransigente posizione di Unione Petrolifera che, rivendicando la diffusione su tutta la rete autostradale di modalità di vendita tali da estromettere in prospettiva i Gestori determinando il fallimento di un’intesa già definita e sottoscritta da tutti gli altri, senza porsi il problema di una necessaria ristrutturazione della rete autostradale con conseguente chiusura degli impianti a bassissimo erogato (inferiore a 2.000 Klt/anno); Lo strapotere delle banche che, nonostante esista una Legge dello Stato sulla gratuità delle transazioni con carte bancarie, continuano ad addebitare ai Gestori, a vario titolo ed in maniera elusiva della legge, gli oneri connessi, nel più totale silenzio delle compagnie e del Governo. Page 2 Sulla scorta di questa situazione l’Assemblea, forte della presenza di circa 150 Gestori autostradali (200 con le deleghe), dà mandato alle Organizzazioni di Categoria di mettere a punto un calendario di azioni di protesta che prevedano: 1. Chiusura degli impianti durante il servizio notturno. 2. Riduzione al minimo essenziale dei servizi, compresa la pulizia dei bagni e dei piazzali. 3. Compensazione sul prezzo praticato delle perdite di bilancio. 4. Oscuramento effettivo dei “ benzacartelloni ” da definirsi “ tratta per tratta ” al fine di facilitare la piena ed informata adesione di tutti i Gestori. 5. Nessun invio in qualsiasi modalità dei dati di vendita non oil alle società petrolifere e alle concessionarie per il calcolo delle royalty -con diffida per entrambe ad effettuare interventi forzosi di prelievo di tali informazioni presso gli impianti anche tramite soggetti terzi- e nessun pagamento legato a questo tipo di addebito. 6. Definizione di una giornata “ NO RID DAY ” durante la quale respingere il pagamento delle forniture di carburanti. 7. Rifiuto dell’accettazione di carte di credito/debito bancarie ed aziendali. 8. Denuncia alle Autorità sui differenziali di prezzo che impediscono la libera concorrenza e limitano le possibilità ai Gestori di stare sul mercato, determinando una posizione di vantaggio competitivo riservata per le sole gestioni dirette e le associazioni in partecipazione. 9. Messa in mora del Governo che deve autorevolmente intervenire per comporre la vertenza in atto, ignorando il veto dei petrolieri, anche in considerazione del fatto che la distribuzione carburanti, in autostrada è un “ pubblico servizio ”, soggetto a Concessione e che la Concessione, in caso di inadempienza può essere revocata. 10. Chiusura degli impianti su tutto il territorio nazionale, in concomitanza con le scelte che stanno maturando anche fra i Gestori della viabilità ordinaria.

     

    La stessa Assemblea conferisce mandato alle Organizzazioni Nazionali di esplorare ogni altra possibilità, ivi compresa quella di concordare e definire nuovi rapporti contrattuali diretti con le società Concessionarie autostradali, al fine di consentire alla Categoria uno stabile miglioramento dei rapporti e delle condizioni di operatività, anche esplorando concrete ipotesi sulla possibilità di gestioni congiunte della parte oil e di quella non oil, in capo allo stesso Gestore della parte petrolifera, per avviare una netta inversione di tendenza rispetto alle condotte spregiudicate di quelle aziende petrolifere che hanno sacrificato i propri Gestori affidando la conduzione degli impianti agli operatori della ristorazione. L’Assemblea, infine, nel ribadire l’eccezionale gravità del momento, invita tutti i Gestori autostradali a serrare le file e ad assumere comportamenti in linea con gli interessi generali della Categoria, superando individualismi, egoismi e visioni di nicchia che sarebbero solo un aiuto a quegli interessi che puntano a far deflagrare il sistema e condannare definitivamente, nello stesso tempo, i Gestori ad un ruolo del tutto marginale e di mero supporto subalterno nel sistema della distribuzione carburanti.