ROMA – La Fondazione nota per avere attivato in Calabria una serie di importanti progetti grazie ai quali ricerca scientifica e tradizioni della Dieta Mediterranea sono state trasformate in mercato e lavoro, fa notare che l’approvazione di una Legge che usa i poteri del Consiglio Regionale per eleggere il Comune di Nicotera a unico luogo – brand della Calabria ove, di fatto, la Dieta Mediterranea potrà esercitarsi per legge regionale, andrebbe a pregiudicare il mercato già attivo in Calabria nella direzione di Alimenti e prodotti della Dieta Mediterranea oltre che pregiudicare gravemente le aziende che già da anni hanno depositato Marchi e istituito Società che adottano il termine Dieta Mediterranea e di essa ne hanno fatto la mission delle loro attività. La legge, a parere della Fondazione, violerebbe il libero mercato dando vita a più che un atteggiamento monopolistico della gestione della risorsa “Dieta Mediterranea” anche e soprattutto in virtù del fatto che la “Fondazione Dieta Mediterranea”, risultante della proposta di legge regionale proposta dal consigliere Alfonsino Grillo, verrebbe istituita “in house” alla Regione Calabria. Con ciò, si comprometterebbero e danneggerebbero gravemente le attività già avviate in tal senso da tanti, al fine di favorire – commercialmente – un solo lembo di territorio della Regione Calabria. La Fondazione “Paolo di Tarso” che attualmente sta conducendo con successo il progetto “Dieta Mediterranea – Futuro Alimentare” sostenuto dalla Camera di Commercio di Cosenza e che, per evidenti qualità etiche verso il mondo del lavoro e dei giovani si svolge con l’adesione del Presidente della Repubblica, comunica alle istituzioni del governo regionale che l’ente Regione, inoltre, non può convertire ciò che le Nazioni Unite (Unesco) hanno già proclamato “Patrimonio Immateriale dell’Umanità” in patrimonio locale di Nicotera a beneficio di qualcuno e non del bene comune.
Allo stesso tempo comunica che non è certo sufficiente che a Nicotera siano state condotte ricerche in tal senso per giustificare una simile attività da parte del Consiglio Regionale. D’altra parte, comunica la Fondazione che ha anche istituito il “Manifesto della Dieta Mediterranea” sottoscritto anche dal Club Unesco di Cosenza, le Nazioni Unite (Unesco, ndr.) che certamente avranno disposto approfondite indagini come in uso delle alte istituzioni, nel documento di proclamazione della “Dieta Mediterranea Patrimonio Immateriale dell’Umanità”, non ha citato affatto “Nicotera” ma, quale segno identificativo del Mezzogiorno d’Italia, ha citato espressamente il Cilento ove il fisiologo americano Ancel Keys ha trascorso 40 anni della sua esistenza di ricercatore. La Fondazione “Paolo di Tarso” invita ufficialmente la Regione Calabria e tutti gli Organi della Stampa locali, nazionali e internazionali a partecipare al progetto “Dieta Mediterranea – Futuro Alimentare” che alla fine della prima decade di settembre 2013 darà vita alla giornata di consegna degli “Award Dieta Mediterranea”. Un grande evento al quale parteciperanno le Imprese della calabria che producono Alimenti e Prodotti della Dieta Mediterranea in un mercato già consolidato.
L’invito, per testimoniare e condividere un cammino etico e altamente istituzionale che, appare veramente strano, la Regione non conosca ma il Presidente della Repubblica Italiana e le più alte istituzioni di settore in ambito Nazionale si. Vogliamo ritenere – conclude il relatore dei rapporti istituzionali della Fondazione “Paolo di Tarso” che il Consigliere Alfonsino Grillo sia stato male informato da chi, evidentemente, ha chiesto il sostegno per l’attivazione della contestata proposta di legge. È doveroso segnalare, infine, la possibilità di paventare, qualora si approvasse la proposta di legge de qua, un’evidente illegittimità dettata dall’istituzione di una cosiddetta “in house” atta promuovere la Dieta Mediterranea a solo uso e costume dei nicoteresi, in ragione del fatto che “l’in house” in questione dovrebbe prestare l’attività prevalente per il soggetto istituente. A rigore, detta formula è stata recentemente oggetto di repressione ad opera di svariate pronunce della Consulta nonché della decretazione d’urgenza inerente il contenimento della spesa pubblica, senza considerare, altresì, le raccomandazioni negative da parte dell’Unione Europea. Non è comprensibile, pertanto, l’istituzione di un “in house” alla quale conferire dette funzioni amministrative, semmai la formula corretta sarebbe quella di favorire il terzo settore mediante sussidiarietà orizzontale.