• Confindustria reggina favorevole al rigassificatore. Ecco perché
    05/03/2013 | Andrea Cuzzocrea, Confindustria RC | Reggiotv.it

    REGGIO CALABRIA – Il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, è stato delegato dai vertici regionali dell’Associazione a occuparsi della problematica del rigassificatore di Gioia Tauro per conto degli industriali calabresi. La decisione del consiglio direttivo confindustriale è stata assunta nei giorni scorsi, in coincidenza con l’accelerazione impressa all’iter amministrativo propedeutico alla realizzazione dell’impianto. «La nostra posizione su quest’opera – spiega l’ingegner Cuzzocrea – è di favore e assoluto sostegno. Stiamo parlando di un investimento del valore complessivo di 1,2 miliardi di euro che, in una fase di crisi come quella che stiamo attraversando, darà una boccata d’ossigeno all’economia del nostro territorio».Ad avviso del massimo rappresentante di Confindustria Reggio Calabria, «è inutile continuare ad avvitarsi nella sterile discussione sull’opportunità o meno di costruire l’impianto: il rigassificatore, previsto dal vigente Piano Energetico Regionale, si farà in ogni caso, in forza di un procedimento autorizzatorio avviato nel 2010 e concluso un anno fa con un apposito decreto interministeriale.

     

    Tutte le amministrazioni interessate hanno dato il loro “via libera”: il dibattito in merito all’opportunità di dare seguito al progetto, pertanto, rischia di essere fuorviante e di alimentare solo confusione e incertezza che non hanno ragion d’essere». In questo quadro, avverte Cuzzocrea, «la riunione di domani del Comitato Portuale, chiamato a pronunciarsi in merito alla concessione dell’area demaniale per la condotta criogenica, si configura come una sorta di “passaggio formale”, non certo in grado di rimettere in discussione quanto già stabilito all’esito di un lungo e costoso iter burocratico».

     

    Nel merito dei rilievi mossi sotto il profilo ambientale e della sicurezza antisismica, Andrea Cuzzocrea critica l’esistenza «di un partito del “no ad ogni costo”, del “no a tutto”. Un fronte trasversale che, in questo come in altri casi, si prefigge l’unico obiettivo di paralizzare qualsiasi investimento e condannare così il nostro territorio e la nostra economia a una condizione strutturale e irreversibile di sottosviluppo. In generale, comprendiamo la posizione di quanti costruttivamente rilevano eventuali elementi da correggere all’interno dei progetti; ma il “no” aprioristico non può diventare un alibi per chi alimenta l’immobilismo politico, economico e sociale». Una linea di condotta «ancora più grave e irresponsabile se contestualizzata nell’ambito della grave congiuntura economica in atto, che rende fondamentale la riduzione dei costi energetici per le imprese e per le famiglie. Grazie al rigassificatore l’incremento dell’offerta si ripercuoterà in termini molto positivi sul prezzo del metano: uno scenario prefigurato chiaramente dalla stessa Authority dell’energia, che ha prospettato una possibile riduzione dei costi in bolletta. Un’opportunità del genere sul nostro territorio avrebbe ricadute eccezionali: oggi, in Italia, esistono solo gli impianti di Porto Tolle e di Portovenere. Nel resto del Paese, come a Zaule, nel Triestino, stanno facendo il possibile per far ripartire l’iter per la valutazione d’impatto ambientale e per l’autorizzazione del ministero dello Sviluppo economico».

     

    «L’impianto di Lng rappresenta dunque un’opportunità straordinaria per noi – prosegue il presidente di Confindustria Reggio Calabria – anche perché fino all’anno di entrata in esercizio, il 2019, saranno impegnate nei cantieri oltre 600 maestranze con picchi di mille posti di lavoro. A tal fine – prosegue Cuzzocrea – nei prossimi giorni incontrerò i vertici della società che ha progettato l’impianto e chiederò formalmente di appaltare i lavori ad imprese di questa provincia: sarebbe un modo per aiutare un tessuto economico-produttivo in forte difficoltà, che attende speranzoso l’arrivo di capitali e investitori di questo profilo».