• Cinquefrondi, le dimissioni del vicesindaco Bellocco. Con un manifesto una lettera aperta ai cittadini: “Restituisco le deleghe, ma non mollo”
    Continuerò ad assicurare, anche da consigliere comunale, tutta la mia disponibilità non intravedendo, al momento, alcuna seria, affidabile e politicamente valida alternativa rispetto a questa maggioranza
    02/11/2013 | Maurizio Bellocco, consigliere comunale di Cinquefrondi | Affissione

    CINQUEFRONDI – Carissimi concittadini, una lettera anonima è stata recapitata qualche mese addietro presso gli Uffici del Comune e della Prefettura. Una lettera il cui contenuto riferisce di una presunta incompatibilità tra il ruolo di assessore ai Lavori pubblici ed urbanistica (ma non di vicesindaco o di altro assessorato) e la libera professione di geometra, orchestrata dai soliti “professionisti della politica” solo per colpire chi, come il sottoscritto, ha dimostrato con i fatti e con le proprie azioni quotidiane di amare veramente questo paese e di volersi impegnare unicamente per la sua crescita. Un gesto di inaudita bassezza morale e politica che non si era mai verificato nella storia del nostro paese; ciò dimostra come ormai la politica abbia raggiunto il livello più basso degli ultimi anni e come rimane incarnata, in taluni squallidi personaggi, la logica dell’invidia, dell’odio e del pregiudizio fine a se stesso. A questi infami dico che “Chi non ha coraggio nelle proprie azioni e si nasconde dietro l’anonimato è solamente un vigliacco e un codardo!”

     

    Univoci, al contrario, sono gli orientamenti giurisprudenziali, le tante sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato, che vanno in direzione diametralmente opposta a quella falsamente rappresentata da questi “politicanti di professione ed indiscussi maestri del male” Infatti la norma, a cui tali squallidi personaggi si sono affidati per compiere la loro “vendetta personale e politica”, non rappresenta alcuna ipotesi di incompatibilità per l’amministratore, bensì disciplina semplicemente l’attività professionale privata dei titolari di cariche pubbliche nell’ambito del territorio da essi amministrato senza che questi decadano dalla carica elettiva ricoperta (così il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno nel parere del 29.03.2004. Si vedano inoltre i pareri, di analogo tenore, del 28.06.2004, del 10.05.2005 e del 23.01.2009). Ed ancora, come chiarito ripetutamente dal Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno, “il dovere di astensione dall’ esercizio di attività libero professionale di cui si discute non costituisce neppure un’ulteriore ipotesi di incompatibilità, bensì un precetto generale di comportamento cui uniformarsi”.

     

    Pertanto, nonostante la norma non preveda alcuna ipotesi di incompatibilità tra il ruolo di amministratore e l’attività professionale, per il senso di responsabilità e la sensibilità istituzionale che mi ha sempre contraddistinto, al fine di rimuovere qualsiasi dubbio sulla mia correttezza, trasparenza ed onorabilità personale, professionale e politica nonché per tutelare l’immagine dell’amministrazione e dell’intera istituzione comunale ho ritenuto opportuno, doveroso e corretto rinunciare a tutti gli incarichi amministrativi sinora ricoperti. Ho deciso di farlo con coraggio e soprattutto da uomo libero, dimostrando “ai vigliacchi di turno” l’assoluta inesistenza di qualsivoglia interesse correlato alla mia attività professionale, o di quella bramosia di potere o di poltrone rispetto a chi, invece, fa di tutto per averle e ad altri che dopo averle perse fanno ancora di peggio per riconquistarla. A questi “prestigiatori della politica” vorrei ricordare che quelle poltrone devono essere lo strumento, non per realizzare le proprie aspirazioni, ma per contribuire concretamente con idee e progetti e, più di ogni altra cosa, con tutto l’orgoglio possibile a far crescere la propria comunità.

     

    Rimane forte l’amarezza di non aver potuto portare a termine diverse opere programmate tra cui: l’ammodernamento di piazzale stazione – l’ampliamento del cimitero comunale – la realizzazione di un parco solare – il progetto per la bonifica dei tetti in eternit – l’intervento nella zona “dietro le mura” – il progetto cantieri-lavoro per impegnare solo manodopera locale nella viabilità rurale. Così come rimango fortemente amareggiato perché per poche migliaia di euro non sono riuscito a far ricambiare le batterie per i pali fotovoltaici in contrada Gunnari – a far integrare un pozzetto per la rete idrica in viale Matteotti – a ripristinare un palo della pubblica illuminazione nel quartiere S. Francesco – a prolungare una condotta idrica in contrada Prunia e tanti altri piccoli e grandi problemi che i cittadini, quotidianamente, mi sollecitavano di risolvere. Questi sono i miei rimpianti che, tuttavia, non mi fanno dimenticare i grandi sacrifici per risolvere il vecchio ed annoso problema della mancanza di acqua nelle nostre case, quello della raccolta dei rifiuti che in altri paesi invadono strade e piazze, i vari lavori già realizzati (impianto fotovoltaico nella scuola Della Scala, rete idrica in contrada Prunia, Isola ecologica).

     

    Ritengo quindi, di aver fatto tutto quanto era nelle mie possibilità e di aver espletato i miei doveri di Vicesindaco ed Assessore con lealtà, trasparenza, serietà e rispetto verso tutti. E senza seguire logiche personalistiche o tattiche politiche che hanno dato prova, come nel passato, del loro totale fallimento. Credo pertanto, per il rispetto che porto verso tutti Voi, che non sarebbe giusto continuare ad occupare postazioni di visibilità e di responsabilità senza quella serenità e quell’entusiasmo che oggi non sento più di avere. E in data 31 ottobre 2013 ho depositato la lettera con la quale restituisco le deleghe di vicesindaco ed assessore. Spero che questa mia decisione non diventi motivo di ulteriori quanto inaccettabili polemiche anzi vi esorto a non fidarvi di quanti potrebbero tempestarvi di menzogne e falsità rispetto questa mia decisione che, voglio ribadire, è dettata esclusivamente dalle motivazioni che prima ho evidenziato.

     

    Continuerò ad assicurare, anche da consigliere comunale, tutta la mia disponibilità non intravedendo, al momento, alcuna seria, affidabile e politicamente valida alternativa rispetto a questa maggioranza che, nonostante tutti i propri limiti, ha dimostrato tanto impegno anche nell’affrontare la pesante eredità ricevuta dalle precedenti amministrazioni. Profondamente rammaricato ma con la speranza che questa mia scelta possa ridare nuovo impulso ed operatività alla futura azione amministrativa e nel ringraziare di vero cuore quanti mi sono stati vicino collaborando con me con lealtà, rispetto e spirito di sacrificio rivolgo al sindaco, alla maggioranza e all’intera struttura comunale il mio più grande e sincero augurio di un proficuo lavoro nell’esclusivo interesse di tutta la comunità cinquefrondese.