• Cinquefrondi, il Pd in piazza per la valorizzazione della montagna, unica strada da percorrere per la ripresa economica
    Il 5 agosto appuntamento in piazza per illustrare il piano che diventerà la linea portante della piattaforma programmatica futura del partito
    26/07/2013 | Francesco Bonini | Edicola di Pinuccio
    l'ostello una delle struttura della rete

    l’ostello una delle struttura della rete

    CINQUEFRONDI – Il Partito Democratico di Cinquefrondi scende in piazza. Lunedì 5 agosto alle ore 19:00. Il segretario del circolo locale, Michele Galimi, insieme al direttivo occupa la piazza principale del paese per esporre il progetto democrat di sviluppo sostenibile fondato sul recupero e valorizzazione della montagna. Galimi, nel corso di una conferenza stampa, annunciando la manifestazione ha voluto sottolineare come lo sviluppo del territorio e la ripresa economica possono passare solo attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale incontaminato di cui è dotato il comune di Cinquefrondi. Il progetto pensato mira alla valorizzazione della Limina facendo rete con il Comune di Mammola ed il Parco Nazionale D’Aspromonte. La strada provinciale 5 il comune denominatore ai due enti per il raggiungimento dello scopo. Cinque caselli ex anas presenti sul percorso ed oggi ridotti a ruderi, opportunamente ristrutturati,  potrebbero essere riconvertiti in “case dei sapori nostrani” nelle quali far degustare ai passanti i formaggi ed i salumi locali oggi prodotti in maniera nascosta ed irregolare. un’opportunità per regolarizzare le attività e per creare vera occupazione valorizzando nel contempo le produzioni tipiche.

     

    La seria riscoperta dei sentieri naturalistici ed un censimento delle sorgenti potrebbero fare da corollario alla creazione di un parco fluviale facendo decollare e dando un ruolo ed una funzione al torrente Sciarapotamo lungo le cui sponde cresce la una rarissima specie di felce, la woodwardia radicans le cui foglie raggiungono un’altezza di oltre due metri.

     

    Bisogna però ricordare che di recente appena all’uscita dell’abitato di Cinquefrondi la strada provinciale è stata segnalata come chiusa al traffico. Di fatto il provvedimento risale a qualche anno fa, ma la cosa non era mai stata segnalata con cartelli.  Il progetto del Pd passa naturalmente attraverso la riapertura della strada che, oltre ai caselli, da Cinquefrondi verso Limina, nel percorso fa trovare anche altre strutture già state oggetto negli anni passati di ristrutturazione. Parliamo del piccolo parco fluviale di località Parlato e della casermetta forestale nuovamente devastata e saccheggiata dai vandali dopo la ristrutturazione a cura della Comunità Montana. Tutti step, ha affermato Galimi, di un percorso che porterebbe a completare la rete strutturale raggiungendo i piani della Limina ove vi sono i resti dell’unico campeggio montano del meridione d’Italia, a suo tempo finanziato dal Parco d’Aspromonte, correva l’anno 2005, e mai inaugurato perchè dato prima alle fiamme da ignoti.

     

    Altra struttura da recuperare risulta essere l’Ostello della Gioventù, anche questo costruito e praticamente completato prima di essere devastato e saccheggiato nell’indifferenza totale fino a ridurlo a ricovero di animali. Ma l’ultimo anello della rete potrebbe essere rappresentato dal villaggio ex Unrra. Il villaggio costruito negli anni 50, ed attualmente sotto sequestro,  presenta i segni del tempo e dei continui atti vandalici, qualche casa risulta distrutta da incendi. La sinergia con il Comune di Mammola nel progetto di valorizzazione potrebbe portare ad incastrare anche questo “gioiello” tra le strutture al servizio dello sviluppo territoriale. Non bisogna dimenticare che la Limina occupa una posizione strategica trovandosi a circa mille metri di altezza sul livello del mare ed essendo baciata dalla possibilità di raggiungere in appena 15 minuti il mare ionio od il tirreno indistintamente. Opportunità praticamente unica al mondo.

     

    Altra opportunità ed altra struttura  da mettere in rete in territorio di Mammola il Santuario di San Nicodemo, posto in una valle a soli due chilometri dal crocevia del Passo del Mercante. Turismo gastronomico, ambientale ed anche religioso, occasioni di sviluppo ed uniche opportunità per lo sviluppo di un territorio piagato dalla disoccupazione giovanile e martoriato nel tempo per il venir meno del motore dell’economia locale, quell’agricoltura che, attraverso il bracciantato dava respiro alle famiglie impiegate nei campi nella raccolta di arance ed olive.

     

    Galimi ripropone quindi quello che è stato  il suo cavallo di battaglia nell’esperienza amministrativa di Risveglio Popolare e che, dopo aver mosso i primi passi, non ha avuto seguito dalle maggioranze di governo che hanno seguito la sua.  Due i temi su cui aveva incanalato i propri mandati: città dei servizi per la posizione territoriale strategica e sviluppo montano. Venuti meno i presupposti per la città dei servizi con la chiusura del tribunale, della comunità montana, dello sportello equitalia in ossequio alla politica della spending review, non resta che praticare la seconda strada e per questo scenderà in piazza con i suoi per annunciarlo come nuova linea portante della piattaforma programmatica futura del partito.