• Cinquefrondi. Ieri in Piazza Castello la Fiera del Volontariato
    Importante la testimonianza di Sherif un ragazzo africano che ha abbandonato la propria terra a 14 anni
    06/12/2015 | Edicola di Pinuccio

    volontaCINQUEFRONDI – Amici del Lupo, Anpas – San Giorgio Soccorso, Comunità Luigi Monti, Difendiamoci dal diabete, Emergency, Recosol, Volontari civici cinquefrondi, Senza Frontiere Crag. Questi i nomi delle associazioni che ieri hanno aderito con stands e con la loro testimonianza alla “Fiera del volontariato”, organizzata nell’ambito della giornata nazionale del volontario, dall’assessore comunale, Roberta Manfrida. L’evento ha ripopolato Piazza Castello, trasformandosi in un’occasione utile per intavolare discussioni, sensibilizzare sull’importanza dell’impiego volontario e costruire percorsi collettivi di impegno sociale.

     

    La giornata si è conclusa con il convegno intitolato. “Buone pratiche: il Volontariato”, introdotto dalle testimonianze concrete delle associazioni che hanno aderito. Ad aprire il convegno è stato l’assessore al Volontariato, Manfrida, che si è soffermata sull’importanza dell’iniziativa come strumento di rinascita cittadina, portando al contempo la sua personale esperienza di volontariato. Poi la parola al direttore della Comunità Luigi Monti di Polistena, fratel Stefano Caria, sostenitore dell’importanza degli ideali in un percorso di volontariato che va a scontrarsi quotidianamente con la mancanza di valori della società odierna. «Quest’anno si sono svolte nella provincia di Reggio Calabria tre conferenze programmatiche sul tema – ha informato fratel Caria –ed è emerso che la nostra area ha maggiori risorse impegnate nel volontariato. Per noi è una forza in più di cui dobbiamo fare ricchezza». L’esperienza di Recosol, una rete di 300comuni solidali medio-piccoli, a cui ha aderito anche il Comune di Cinquefrondi, è stata rendicontata, nel corso dell’evento da Giovanni Maiolo, il quale ha anche parlato di una cooperazione decentrata con il sud del mondo.

     

    Del volontariato come dono, relazione, educazione alla carità ha parlato il presidente del Csv di Reggio Calabria, Giuseppe Bognoni, che ha aperto la strada alla testimonianza di Sherif, un ragazzo africano che ha portato la sua testimonianza di vita, raccontando del viaggio, compiuto da solo, a 14 anni, in cerca di una vita migliore. «Ho vissuto esperienza inimmaginabili. – ha raccontato – Sono stato a Malhi, dove i poliziotti mi hanno chiesto di pagare per passare la frontiera, dal momento che non avevo documenti. Con mille difficoltà e grazie alla mia testardaggine, sono riuscito ad arrivare in Senegal, poi in Nigeria. Fin qui il percorso più difficile è stato il viaggio nel deserto. Sono stato in Libia e poi a Tripoli, in mezzo alle bombe e alla guerra, infine in Tunisia. Dopo mille peripezie mi sono imbarcato. Basta che paghi e ti fanno salire su una barca piena di persone – ha continuato – ma a chi guida non interessa se resti vivo o morto. Qui è sorta perfino una lite perché un bimbo somalo stava per morire e nessuno voleva dargli dell’acqua. Ognuno nascondeva quel poco che aveva. Il comandante della barca ha trovato dell’acqua nascosta, ma è stato minacciato con un coltello. Allora si è gettato in mare minacciando di farci morire tutti se la situazione non fosse tornata alla normalità. Siamo poi arrivati a Lampedusa e da lì mi hanno trasferito a Caulonia dove, dopo aver studiato, sono diventato mediatore culturale».

    L’iniziativa è stata conclusa dal sindaco di Ciquefrondi, Michele Conia, il quale dopo essersi soffermato sulla testimonianza di Sherif, ha ricordato l’impegno dei molti volontari cinquefrondesi, partito con il gruppo “Rinascita” e continuato con i volontari civici il cui albo comunale è stato istituito dall’assessore, Manfrida. Lo stesso ha poi invitato tutti i cittadini a “contaminarsi” con buone pratiche di volontariato che rappresentato l’unica occasione di crescita sociale.