CINQUEFRONDI – Sì all’unità della sinistra per le comunali di primavera e sì alle primarie per decidere il candidato sindaco. “C’è nel paese una richiesta forte di primarie – dice Fausto Cordiano al Garantista – se ben regolamentate possono portare, anche attraverso un confronto duro, a una scelta efficace e condivisa. Non si può correre il rischio di riconsegnare il governo di Cinquefrondi al centrodestra”. Cordiano, un passato in primissimo piano nel Pd e nelle istituzioni locali e regionali, spiega anche di essere pronto al rientro in campo fra i democratici: “Il successo di Oliverio, un politico capace che conosco da tanto tempo, mi impone di riprendere una militanza attiva”. Cita Gramsci: “Il vecchio ordine sta morendo, uno nuovo non è ancora nato. È il momento in cui possono apparire dei mostri”.
Perché i partiti sono in crisi ma non vogliono o non riescono a star dietro al cambiamento. A Cinquefrondi, osserva Cordiano, questo significa “una democrazia incompiuta, il rischio di fare il bis del 2010. Di nuovo si stanno preparando più liste, in questo modo chi vincerà nel 2015 governerà come Cascarano, con un terzo dei consensi. Grazie alle divisioni interne, Cinquefrondi è emarginato rispetto al territorio”. Una situazione che certo non aiuta il paese a superare i propri affanni: “Le emergenze sono tante – afferma Cordiano – economica e lavorativa, sociale, malavitosa, mafiosa”. A questi due tipi di urgenza – qualità della vita e ruolo della politica – Cordiano lega il suo probabile ritorno all’attivismo. Che non vuol dire autocandidarsi a sindaco: “Darò il mio contributo nelle modalità che si renderanno necessarie”.
Quello che più conta, sostiene, è la riunificazione della sinistra, la parte politica più adatta ad affrontare i travagli socio-culturali del paese e a concretizzare prospettive di miglioramento. Ecco il metodo delle primarie, che Cordiano appoggia e sul quale si aspetta una presa di posizione delle forze di sinistra, anche se non le nomina: Pd, Rinascita e socialisti. Le prime due finora si sono tenute alla larga da processi unitari: “Vedo chiusure”. Quanto ai socialisti Cordiano dichiara: “Ho partecipato da osservatore a una loro riunione e ho detto che non condivido l’idea di un’alleanza eterogenea fatta solo per vincere”. Sul Pd locale, infine: “Il dato delle regionali non è esaltante, ma considerando le varie liste su cui si è spalmato il voto, la forza del partito si coglie. E poi, molti hanno votato il candidato cinquefrondese”.