• Cinquefrondi, Cascarano risponde a Rinascita: “Nessun dissesto per le casse comunali. Il vero fallimento è stato il vostro amministrare”
    04/05/2013 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    CINQUEFRONDI – “I cittadini dormano sonni tranquilli, il Comune non corre alcun rischio di default. Anzi posso affermare che il bilancio comunale è, a dir poco, virtuoso”. Il sindaco Cascarano smentisce le accuse mosse dagli esponenti di Rinascita bollandole come destituite di fondamento, sia politico che contabile. Per lui l’opposizione vive “una sorta di ossessione che spesso si traduce in allucinazioni politiche verso la maggioranza. Non accetto lezioni di moralità e di rendiconto politico da chi è stato causa del fallimento”, dice, ma aggiunge che l’eredità lasciata dalle amministrazioni precedenti si è abbattuta, unitamente alla crisi ed ai tagli dei trasferimenti statali, sulla sua amministrazione, costretta a fronteggiare debiti e disastri che non ha prodotto.

     

    Cascarano anzi rivendica un record: quello di aver convogliato su Cinquefrondi, in meno di 3 anni, “tanti finanziamenti per opere di prossima realizzazione quanti nemmeno in 20 anni sono riusciti a racimolarne le sinistre”. ”E’ vero i problemi rappresentati ci sono ma sono decisamente meno di quelli che abbiamo trovato insediandoci. Basta ricordare a Rinascita che il campo sportivo, al nostro arrivo, era ridotto allo status di un ovile ed ora ne godono i cittadini e le attività sportive”.

     

    Più che creare debito la gestione di centrodestra – secondo il sindaco – ha dovuto preoccuparsi di fronteggiare i lasciti passivi a Sorical, che da soli, hanno forzosamente portato all’inevitabile raddoppio delle tariffe sull’acqua. Ha poi voluto evidenziare la situazione davvero disastrosa in termini di gestione dei rifiuti presso altri comuni rapportandola con quella di Cinquefrondi che si può dire, tutto sommato, soddisfacente considerando che a breve la convenzione con i comuni di Rosarno, San Ferdinando e San Giorgio Morgeto “porterà la differenziata spinta ad avere, a règime, un riscontro vicino al 70%, raccogliendo per l’iniziativa anche il plauso della stessa prefettura”.

     

    Per ciò che concerne gli Lsu Cascarano li ha definiti “l’orgoglio di questa amministrazione” ed altri dovrebbero rammaricarsi, quando “potevano stabilizzarli e non lo hanno colpevolmente fatto”. Su viale Pertini, dice, “si sta facendo esclusiva opera di mistificazione” spiegando che la Provincia parteciperà al 100% delle proprie competenze pari a 350.000 € ma costando l’opera finita un totale di circa 900.000 €, comprensiva di arredo urbano ed opere collaterali, il Comune non poteva sottrarsi. Da qui si giustifica l’impegno del mutuo di 587.000 € finalizzato a “fare di questo progetto il vero biglietto da visita del Comune, escludendo – dice – fantasiose manovre più politiche che tecniche insinuate dagli esponenti della minoranza.”

     

    Sul Liceo musicale Cascarano è stato netto: “La nostra amministrazione ha ottenuto i 3 milioni di euro necessari per l’opera che partirà non appena il Suap provinciale, in qualità di ente competente, avrà formalizzato il disbrigo delle procedure, ma comunque entro breve. Intanto penso alla gratitudine dimostrataci da genitori e studenti per aver provveduto a migliorare, con una sede seppur provvisoria, le precedenti condizioni di maggiore precarietà ed al fatto che l’attrattiva scolastica ha portato ad aumentare le iscrizioni.” Cascarano ha poi chiarito sul tema dei manifesti che la maggioranza rappresentando lo stesso civico consesso gode del diritto di titolarli con il logo comunale non essendo questi avvisi proclami di partito. Poi aggiunge che il contributo delle minoranze sarebbe costruttivo quando fosse spogliato da ogni pregiudiziale, cosa che evidentemente non è. Infine, alla domanda su beghe, scontri o divisioni all’interno del gruppo di maggioranza Cascarano ha risposto con un “non c’è nulla di anomalo. Si discute di legittime aspettative politiche che ciascuno può liberamente coltivare. D’ altronde, ci distinguiamo per essere veri democratici”.