• Cinquefrondi, “Borgo Futuro” fa rivivere le vecchie mura del paese
    Premiato il lavoro dei volontari per il recupero del centro storico
    14/08/2013 | Francesco Bonini | Edicola di Pinuccio

    borgo futuro ponte illuminatoCINQUEFRONDI – Grande successo di pubblico e di partecipazione all’iniziativa di Rinascita per Cinquefrondi che per la seconda volta in un mese ha organizzato nella Cinquefrondi vecchia una cena di autofinanziamento il cui ricavato, come si è avuto  modo di leggere sui tavoli allestiti lungo la via Vallone Macario, sarà destinato a sostenere le spese collegate alle attività di recupero del centro storico. Il progetto Borgo Futuro, infatti, partito qualche mese fa e che ha coinvolto progressivamente sempre più volontari che si sono aggregati al gruppo, ha già reso agibile la scalinata di via Carmine, ripulito via Vallone Macario e soprattutto ha ripristinato la percorribilità, categoricamente a piedi, della vecchia stradina di collegamento con il cimitero comunale. Una strada dove erano sparite quasi totalmente le pietre del selciato e dove il ponticello di attraversamento era privo di qualsiasi misura di sicurezza avendo quasi tutte le barriere laterali abbattute dall’uomo o consumate dal tempo.

     

    Sul percorso, oltre alla strada in pietra, un vecchio frantoio in funzione fino a circa mezzo secolo fa. La “Machina”, come tutti la chiamavano e la chiamano ancora, era completamente coperta da alberi e rovi, vegetazione che nascondeva ben altra situazione. I volontari infatti, rimossa la vegetazione, si sono trovati davanti un indecente spettacolo di incuria ed insensibilità ambientale vecchio almeno di quarant’anni. Migliaia le bottiglie di vetro rimosse, centinaia le carcasse di elettrodomestici stoccate, una incredibile quantità di rifiuti di ogni genere rimossi e consegnati per il successivi smaltimento.

     

     

    Ieri sera la cena di autofinanziamento, una occasione per tutti i cinquefrondesi emigrati, di tornare ad assaporare le pietanze tipiche. Menù a base di carne di capra prestigiosamente cucinata da due cinquefrondesi doc, Franco Amato e Gino Polisena, che ha condito con il sugo la pasta. Zimbatò, zeppole e dolce artigianale ed un buon bicchiere di vino locale il corollario culinario.

     

    maxmember orkesterDue gli spettacoli offerti ai partecipanti, il primo a carattere musicale con il concerto del gruppo romano dei “Maxmaber Orkestar” reduci da tappe nazionali ed internazionali e giunti a Cinquefrondi quasi a costo zero come ha voluto sottolineare Alberto Conia di Rinascita per Cinquefrondi durante l’introduzione al concerto. Il gruppo ha sposato, come gli altri artisti che si sono esibiti a Largo del Tocco e nella scalinata di Via Carmine, il  progetto “Borgo Futuro”. Tutte le iniziative sono state realizzate, ha continuato Conia, con una spesa di soli 970 euro, il resto dei fondi derivanti solo da autofinanziamento è stato e sarà destinato ad interventi di recupero della zona.

     

    borgo futuro strada illuminata 1Il secondo spettacolo è consistito nell’offrire ai cittadini intervenuti una visione “anomala” del percorso ripulito. Luci colorate hanno illuminato il  vecchio ponte, la scalinata della vecchia strada e le mura del frantoio Un tocco particolare che ha contribuito a rendere ancor più suggestiva la passeggiata dei visitatori.

     

    Abbiamo sentito diversi ospiti presenti, tra di loro persone già residenti a Cinquefrondi per tanti anni e che disconoscevano l’esistenza di questo “pezzo di paese”, tutti affascinati ed a chiedere informazioni sul percorso e sul vecchio opificio, sul suo originario funzionamento. Da tutti una richiesta, quello della trasformazione dell’illuminazione della zona da precaria ed occasionale in stabile.

     

    Oltre lo spirito volontario degli interventi, sul posto, a completamento dello stesso occorrerebbe estendere la pubblica illuminazione di tre o quattro punti luce dislocati in maniera proporzionale, ma questa non è prerogativa dei volontari ma del Comune che potrebbe sposare la causa e completare l’opera.

     

    E a settembre riparte il progetto, su cosa e quale parte sarà oggetto di intervento non è dato sapere, ma le cose da fare sono senza dubbio tante e non ci sarà che l’imbarazzo della scelta. Intanto, per una sera, quello che è stato tanti anni fa il cuore pulsante di Cinquefrondi, palestra di vita per i tanti ragazzi e giovani,  è tornato a vivere. Mantenerlo in vita è compito di tutti.