• Cinquefrondi, bocciati i progetti per il servizio civile. Il rammarico dei consiglieri di Rinascita per Cinquefrondi
    Smembrato l'ufficio servizi sociali, persi anche i progetti di assistenza domiciliare
    10/10/2013 | Michele Conia, Flavio Loria, Rinascita per Cinquefrondi | Comunicato

    logo rinascita per cinquefrondiCINQUEFRONDI – Con grande rammarico e stupore apprendiamo che i progetti per il servizio civile proposti dal comune di Cinquefrondi per un totale di 8 unità sono stati bocciati e, quindi, esclusi dal finanziamento. Un’altra perdita grave per Cinquefrondi che si aggiunge a quella di tanti progetti dedicati a persone in stato disagio sociale e/o economico come il progetto di assistenza domiciliare agli anziani portato avanti da donne con particolari difficoltà. Sembrano oramai lontani i tempi durante i quali il comune di Cinquefrondi, grazie al lavoro costante e programmato dell’assessorato alle politiche sociali, era riuscito ad essere (in percentuale) il primo comune d’Italia per numero di volontari impiegati nel servizio civile. Dal primo posto all’esclusione totale, chapeau!. Eppure il Sindaco continua a dire di aver ereditato solo problemi e non ha mai avuto il coraggio di ammettere, invece, che aveva ereditato anche dei servizi sociali efficientissimi. Sono riusciti, in pochissimo tempo, nell’impresa di smembrare totalmente un ufficio quale quello delle politiche sociali, che ormai non esiste più, a perdere la figura determinante del settore come l’assistente sociale, a disperdere quei tanti progetti funzionanti nel recente passato: quasi ogni giorno il comune di Cinquefrondi perde qualcosa ed i nostri amministratori continuano a nascondere questi gravi e irreparabili danni.

     

    Mentre avviene tutto questo, infatti, gli assessori sono impegnati a giocare tra di loro, annunciando dimissioni (o dismissioni d’impegno?) per poi puntualmente ritirarle, ad assentarsi per interi mesi dal palazzo comunale per ripicche verso qualche collega o dirigente e così via. Probabilmente hanno scambiato la casa comunale per una sala giochi privata dove ci si può passare il tempo divertendosi e come hobby personale. Lo ribadiamo: non ci interessa nulla se la maggioranza perde pezzi o si allarga, siamo, invece, fortemente indignati per l’immobilismo ed altrettanto preoccupati per tutto quello che la nostra collettività ogni giorno sta vedendo disperso. La smettessero una volta per tutte con la storia della crisi e con la cronica mancanza di soldi perchè i comuni vicini continuano ad ottenere finanziamenti per vari progetti (vedi servizio civile e assistenza domiciliare) eppure non vantano (o millantano), a differenza del sindaco di Cinquefrondi, l’amicizia con il presidente della Regione Peppe Scopelliti. Siamo stanchi di tutto questo e chiediamo, pertanto, che immediatamente venga convocato un consiglio comunale per discutere di questi temi seri e determinanti per la vita dei cittadini… semmai un presidente del consiglio comunale intende esercitare le sue funzioni “autonome” cui è preposto, ma questa è un’altra storia il cui finale tarda a venire.