• A Cinquefrondi il Comitato per la difesa del Tribunale non arretra. “Andremo a Roma, appuntamenti alla Camera e al Senato”
    Galimi: "I tagli non farebbero risparmiare, ci ripensino"
    12/06/2013 | Comitato spontaneo per la difesa del Tribunale, Cinquefrondi | Comunicato

    tribunale cinquefrondiCINQUEFRONDI – E’ tornato a riunirsi il comitato spontaneo per la difesa della sezione staccata del Tribunale che opera a Cinquefrondi. All’incontro promosso dal coordinatore Michele Galimi erano presenti il sindaco Marco Cascarano, gli avvocati Maria Lucia Alì, Giuseppe Bellocco, Michele Conia e Antonio Muscherà. Nel corso dei lavori Michele Galimi ha sottolineato come da parte di certi settori della magistratura ci siano forte resistenze per la rivisiatazione del Decreto legislativo 155 del 2012, che regola la nuova geografia giudiziaria. Intanto il comitato chiama a raccolta tutti gli avvocati del comprensorio per una forte presenza il prossimo 19 giugno presso il Tar di Reggio Calabria, quando si discuterà il ricorso promosso da alcuni legali del foro di Palmi, dal comune di Cinquefrondi e dall’Associazione Italiana Comuni dei Parchi. Lo stesso comitato ha deciso di accellerare i contatti e gli incontri con i responsabili del settore giustizia dei partiti di governo.

     

    Bisogna avere la forza, ha sottolineato Galimi, di far capire che la nostra non è una battaglia di campanile ma una concreta riflessione sul funzionamento e sul ruolo che questi uffici svolgono sul territorio. Le forze politiche debbono toccare con mano che la riforma in questione non porta ad alcun risparmio economico ma che, addirittura, le spese potrebbero aumentare. Si ricorda che nella maggioranza dei casi, gli immobili sono di proprietà del ministero o dei comuni e che buona parte di essi, soddisfa le esigenze di Giustizia di oltre centomila abitanti. Perchè deve continuare l’ostinazione di visioni di “palazzo” che mal si conciliano con la funzionalità concreta della giustizia? Per queste ragioni il comitato ha già fissato, per i prossimi giorni, un incontro con il senatore Casson, vice presidente della Commissione Giustizia del Senato, con l’onorevole Ferrante, presidente della Commissione Giustizia della Camera, e si attende la risposta del senatore Nitto Palma, presidente della Commissione Giustizia del Senato. Sapremo far valere le ragioni del nostro presidio, ha concluso Galimi, superando visioni “ragioneristiche” ed irreali che penalizzano fortemente la nostra comunità.