CINQUEFRONDI – Apprendiamo con preoccupazione ed indignazione che le c.d. “borse lavoro” per soggetti con gravi difficoltà socio-economiche, che la Amministrazione Comunale aveva “sospeso temporaneamente” nel mese di maggio, ad oggi non sono ancora state riattivate. Noi di Rinascita per Cinquefrondi non solo avevamo aspramente criticato tale scelta, e le motivazioni che velatamente trasparivano in consiglio comunale, ma più volte in questi mesi ne abbiamo sollecitato la riattivazione ricevendo puntualmente dagli esponenti della maggioranza risposte al solito astiose con rassicurazioni su un pronto riutilizzo. Ma quello che ci preme maggiormente sottolineare in questa circostanza è il comportamento tenuto nei confronti degli stessi soggetti interessati ai quali viene ormai promesso a cadenza settimanale l’imminente ripresa dell’attività lavorativa, salvo poi accampare puntualmente, al momento della legittima richiesta, scuse pretestuose e confuse che minano la già precaria condizione di soggetti già fragili e socialmente deboli riguardando soggetti ex alcolisti, ex tossicodipendenti e/o comunque soggetti con gravissime difficoltà socio-economiche. In passato l’assessorato alle politiche sociali, in sinergia con valide figure professionali quali l’assistente sociale comunale ed alcune strutture quali il SERT, aveva garantito a questi cittadini non solo un sostegno economico, ma anche un recupero sociale ed un reinserimento nella società, lavoro che viene oggi vanificato dalle “non scelte” di questa maggioranza targata centro destra. Intendiamo altresì sottolineare che, con l’insediamento dell’attuale amministrazione, oltre alla sospensione delle borse lavoro, sono totalmente scomparsi altri progetti sociali come quello denominato “Nuove Opportunità Giovani”, che si rivolgeva a giovani con gravi patologie, così come progetti di sostegno alle ragazzi madri; infine, e su questo è meglio stendere un velo pietoso, dopo quasi due anni si aspetta ancora che venga riattivato il progetto “Gesti d’Amore” per l’assistenza domiciliare agli anziani da parte di donne in situazioni di disagio economico e familiare, progetto finanziato sin dal gennaio 2010 ma ad oggi concretamente fermo, se non mutato semplicemente nel nome, con buona pace degli oltre ottanta anziani che usufruivano dell’assistenza e delle donne che vi lavoravano. Questi solamente alcuni esempi che rafforzano la nostra convinzione che ci troviamo nelle mani di un’amministrazione incapace ed inconcludente, prodiga solo di proclami ed annunci populistici, che calpesta la dignità dei soggetti deboli e di quelle persone che già hanno pagato un caro prezzo nei confronti della società e della vita. Contraltare a tutto ciò, non si trova altro di meglio che annunciare con toni trionfanti la ripartenza, seppur con grave ritardo, della mensa scolastica (ma quando mai non è partita?), ed annunciare come novità rivoluzionaria cose già attuate nel recente passato come, ad esempio, l’utilizzo dei volontari del servizio civile nelle scuole dimenticandosi oltretutto del progetto “Nonno Vigile” che garantiva la presenza di membri del centro sociale anziani all’uscita delle scuole. Siamo stanchi di falsa propaganda e di continue promesse, aspettiamo i fatti…..se arriveranno.