• “Rilanciamo l’ospedale, no alla chiusura del reparto otorino”. Il sindaco Tripodi in difesa del nosocomio di Polistena
    03/11/2011 | M. Tripodi, sindaco di Polistena, comunicato

    POLISTENA -  Si è aperta la discussione sull’atto aziendale che l’ASP 5 ha avviato con i Sindaci di tutta la Provincia. L’Amministrazione Comunale di Polistena, oltre ad essere tra i protagonisti principali del dibattito sulla sanità, è impegnata con la massima attenzione per difendere il diritto alla salute dei cittadini della Piana di Gioia Tauro, convinta che l’accesso alle prestazioni mediche ed assistenziali debba essere garantito a tutti per una sanità pubblica di qualità e di quantità. Difendere la sanità pubblica nella Piana di Gioia Tauro, oggi significa lottare per il rilancio dell’ospedale di Polistena, unico presidio che attualmente da risposte certe ai bisogni di assistenza degli ammalati mantenendo alta la qualità dei servizi ospedalieri, con l’efficienza di molti suoi reparti e la professionalità degli operatori impegnati. L’Amministrazione Comunale di Polistena ha avviato l’iter progettuale per la realizzazione della pista di atterraggio per l’elisoccorso a costo zero per l’ASP, per un investimento complessivo di 530.000 Euro. Tale intuizione, così come definita dal Presidente della Regione Scopelliti nel mentre si inaugurava il nuovo pronto soccorso realizzato grazie al nostro fattivo impegno, ha di certo influito e pesato sulle scelte di programmazione dell’ASP inserite nell’atto aziendale. La proposta di atto aziendale introdurrebbe per l’ospedale di Polistena, confermato nel ruolo di presidio di riferimento (centro SPOKE) previsto dalla precedente Giunta regionale, nuove specialità come il reparto di neurologia con un incremento complessivo dei posti-letto attuali. Inoltre farebbero ingresso l’emodinamica nell’ambito del reparto di cardiologia-UTIC, l’oncologia, l’urologia e il nido neonatale. Tali previsioni rendono onore e merito all’ospedale di Polistena ed a tutti coloro che hanno sempre lavorato (operatori e non) per la crescita di questo ospedale, con alla testa l’attuale Amministrazione Comunale che sarà sempre schierata in sua difesa. Rimangono però aperte alcune questioni. In particolare rileviamo alcune discrepanze tra le previsioni dei posti letto stabilite con decreto del Presidente della Regione n. 106 del 20/10/2011 e la programmazione definita dall’atto aziendale per ciò che riguarda l’ospedale di Polistena. A cominciare dal reparto otorino, del quale si prevede nel decreto regionale la soppressione dei posti letto attualmente assegnati, mentre nell’atto aziendale il reparto verrebbe mantenuto. Il reparto otorino, diretto abilmente dal primario dott. Walter Mallamace, è nato grazie al contributo di imprenditori e di liberi cittadini attenti e sensibili alle problematiche della sanità. Oggi è diventato un servizio di avanguardia e punto di riferimento per il territorio. Solo per citare un dato, dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati effettuati n. 210 interventi chirurgici. Ci batteremo fino in fondo affinchè il reparto otorino con gli attuali posti letto venga mantenuto, così come riteniamo sia da correggere e chiarire l’altra discrasia tra il decreto e l’atto aziendale, relativa alla non corrispondente determinazione dei posti letto di urologia e di nefrologia nella Piana. Infine, sempre per ciò che riguarda la sanità nella città di Polistena, informiamo di aver già individuato la struttura ove collocare i poliambulatori ed il SUEM 118 attualmente ospitati in sedi improprie. Il Comune per venire incontro alle esigenze dei cittadini, e d’accordo con l’ASP, destinerà la struttura di via Turati che sarà adeguata con un investimento di 40.000 Euro sugli impianti e l’installazione di pannelli fotovoltaici per il risparmio energetico. Pensiamo che la lotta per una sanità pubblica, gratuita, di qualità che tuteli veramente il diritto alla salute del cittadino, passi obbligatoriamente per la tutela ed il rilancio dell’ospedale di Polistena. La prospettiva è quella di rendere continuità al nostro ospedale, dove ancora oggi spesso mancano strumenti minimi per poter operare quotidianamente, affinchè lo stesso si accrediti nel tempo quale Dipartimento di Emergenza/Urgenza. In tal senso proponiamo nell’atto aziendale l’attivazione di due nuove strutture semplici come chirurgia e medicina d’urgenza, complementari ad altri servizi già esistenti e mantenuti. Infine chiediamo che all’atto aziendale si accompagni un programma di investimenti straordinario per l’ammodernamento del nostro ospedale, l’ampliamento degli spazi esistenti di cui si dovrà far carico la Regione e l’Azienda Sanitaria.