• Querelle Municipio. La Sovrintendenza conferma l’esistenza dei vincoli, il Comune dà la sua versione dei fatti
    01/06/2012 | Edicola di Pinuccio

    CINQUEFRONDI – Continua a far discutere, anche sui quotidiani locali, la vicenda della scritta rimossa dalla facciata del Municipio di Cinquefrondi.  Sollecitata dai giornalisti, la Sovrintendenza ai beni architettonici ha avuto modo di esprimersi, e lo stesso ha fatto l’amministrazione comunale.  La prima ha confermato l’esistenza del vincolo monumentale sull’edificio, la seconda ha fornito una spiegazione dell’accaduto:  il fregio sarebbe stato rimosso per preservarlo, dato che alcune lettere della scritta apparivano in precarie condizioni statiche.

     

    Lasciamo ai lettori il compito di valutare la consistenza della versione offerta dal Comune, e alle autorità quello di decidere il modo migliore per tutelare un bene architettonico protetto da un vincolo. Per quanto ci riguarda, dopo aver sollevato il problema, ci preme sottolineare qualche punto. Cominciamo col ribadire che la sola cosa che davvero ci interessi è la tutela del vecchio palazzo, per il quale già nel 2008 lanciammo un appello, caduto nel vuoto nonostante le molte decine di adesioni raccolte. Non ci interessano invece le polemiche inutili, e nemmeno le provocazioni, che non siamo intenzionati a raccogliere, da qualunque parte provengano. Le accuse di collateralismo con questa o quella forza politica non stanno in piedi, basta sfogliare le annate dell’Edp per rendersene conto.

     

    In democrazia funziona così: l’opinione pubblica, la società civile, i media, esercitano un controllo legittimo sui poteri pubblici; questi hanno il dovere politico e morale di dare risposte ai cittadini, e non gridare alla lesa maestà. Un sito come il nostro, che informa e fa discutere, intende offrire a chi fa politica uno spazio per comunicare con la gente, oltre che dare voce ai tanti che non ce l’hanno. Una “mission” che funziona, viste le oltre 1500 visite medie giornaliere. Ed è quantomeno singolare che di questa piattaforma informativa non se ne avvalgano per prime le istituzioni locali. Se lo avessero voluto fare, avremmo ricevuto costantemente i comunicati dell’amministrazione comunale – cosa che non accade per esplicita ammissione dei vertici politici – e nel caso specifico della protezione del vecchio Municipio, avremmo ricevuto risposte chiarificatrici, e non insulti. Non è accaduto finora, ma non vuol dire che non possa accadere in futuro. Non ci stancheremo mai di ribadire che le nostre pagine sono aperte a tutti coloro che vogliano favorire il dialogo e la crescita civile, una merce che di giorno in giorno si fa sempre più rara.

     

     


     
  • 5 commenti

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    1. Tobia

      Bravi, bravi quei dipendenti che si sono accorti del danno che avrebbe potuto causare l’eventuale caduta delle lettere e sprezzanti del pericolo, senza preavvisare nessuno, con il rischio di provvedimenti disciplinari a loro carico, al fine di salvaguardare giustamente l’incolumità di qualche amministratore che ancora attraversa il portone della sede municipale si sono prodigati attrezzandosi di scala e quant’altro occorresse per la rimozione della pericolante scritta MUNICIPIO.
      La stessa solerzia, forse sarebbe stata apprezzata se con un semplice invito di qualche amministratore o responsabile di settore, si fossero recati nelle stradine della zona via Carmine, a fare la normale pulizia, cioè spazzamento di pubblica via, servizio ordinario, .dove è risaputo vi è una discarica a cielo aperto, o meglio una bomba ecologica, che crea serio pericolo igienico-sanitario per l’incolumità pubblica e ancora nessuno se ne vuole accorgere. Complimenti.

    2. Mimì Giordano

      Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire….. EDP e credo una buona parte di cittadini e compaesani vicini e lontani, me compreso,che aspettano di sapere dall’Amministrazione che fine hanno fatto le lettere asportate, sottoposte a vincolo munumentale e l’Amministrazione con una tecnica comunicativa e una modalità di confronto assai discutibile, elude – nel senso che evita – di rispondere nel merito. Io sono fiducioso nel loro buon senso e mai e poi mai penserei (!) che quelle lettere possano essere collocate all’entrata del nuovo PALAZZO DI CITTA’. A proposito di quest’ultimo, mi viene in mente che la frenesia che ormai caratterizza i politici calabresi ad inaugurare opere incompiute sorridendo a 32 denti, premiare questo e quello, dare cittadinanze onorarie a quell’altro, pararsi in pompa magna e sciorinare “vampugghij”, sta diventando davvero insopportabile.Trasversalmente parlando, s’intende. Questi e quelli per me pari son… Comunque bravi a citar Manzoni… Con tutti gli azzeccagarbugli che si ritrovano, non poteva mancare!

    3. Bepi

      “Se lo avessero voluto fare, avremmo ricevuto costantemente i comunicati dell’amministrazione comunale – cosa che non accade per esplicita ammissione dei vertici politici …. ”

      Era quasi del tutto inverosimile che l’Amministrazione potesse dar corpo a tali manifestazioni inderogabili di relazioni pubbliche. Forse perché la fumosa azione politico-gestionale sinora prodotta verso i cittadini si è rivelata poco trasparente nonché al di sotto le attese rispetto a quanto proclamato ante elezioni, puntando più a creare fronti contrapposti rispetto all’impegno a costruire rispettosamente utile coesione sociale, extra maggioranza. Dunque o la gente comune non riesce a cogliere i fatti, o l’Amministrazione latita manchevolmente. E mi riservo il dubbio solo sulla prima.

    4. MKY

      Io sono daccordo con Mimì, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, e a Cinquefrondi lo sono la maggior parte (sordi che non vogliono sentire) dei nostri cari “amministratori”. E poi fatemi il piacere: non fate riferimento a poeti che non conoscete se non per copiare le loro citazioni. tutti professori a Cinquefrondi.

    5. Salvatore borelli

      Ben detto mimì. Aspettiamo risposte invece di leggere questi- quasi ” isterismi da prime donne”

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