CINQUEFRONDI – Il sindaco di Cinquefrondi Marco Cascarano con una nota stampa diffusa nel pomeriggio di oggi è intervenuto sul dibattito che si è aperto all’interno del centro-destra sull’opportunità o meno di ricorrere alle “primarie” per l’individuazione del nome del candidato alla presidenza della Regione in occasione delle prossime consultazioni elettorali che si svolgeranno presumibilmente nel prossimo autunno.
A parere di Cascarano “Prima di parlare dei nomi dei potenziali competitors alle primarie, bisognerebbe discutere ed approfondire i problemi della Calabria e soprattutto dei calabresi in un momento di particolare difficoltà economica ed emergenza sociale nel quale la disoccupazione raggiunge il tasso più alto d’Italia. Occorre stilare un programma partecipato e condiviso con il popolo che sia sostenibile ai fini del rilancio della Calabria. Il programma elettorale della coalizione del centro-destra calabrese, deve avere al centro della sua agenda, prima ancora dei nomi degli uomini da mettere in campo, i temi principali come il lavoro, la legalità, la cultura, il sociale e l’ambiente, e che preveda, contestualmente, un progetto concreto che possa rilanciare la Piana di Gioia Tauro”.
Sulla polemica interna allo schieramento di centro destra Cascarano nel sottolineare la sterilità della stessa dice che le primarie sono da considerare strumento democratico e contemporaneamente importante segno da offrire agli elettori in questo particolare momento di anti-politica. “Per tale motivo – prosegue nella nota - le primarie della coalizione del Centro-Destra calabrese devono essere caratterizzate dall’applicazione del metodo “aperto”, e quindi non preordinato, dove gli uomini ed il programma diventano i veri protagonisti rispetto alle vecchie logiche di partito fine a se stesse”
Secondo il sindaco di Cinquefrondi si dovrebbe pensare a fissare data e regole delle primarie senza perdere ulteriore tempo in modo da consentire agli elettori la massima partecipazione nella scelta dei candidati a cariche pubbliche in contrapposizione al sistema che vede gli elettori scegliere fra i candidati designati dai partiti. Così poi conclude ” Tale semplice ma doverosa considerazione nasce anche dal fatto che le primarie sono un innegabile strumento di valutazione sia per il programma e sia degli uomini da mettere in campo, constatando altresì la reale qualità dell’offerta politica. Il popolo, oggi più che mai ed alla luce di quanto indecorosamente si verifica in alcuni apparati della Pubblica Amministrazione, crede ancora negli uomini liberi, onesti e laboriosi, distanti dalle vecchie logiche di potere e soprattutto dalle vergogne che hanno discriminato la stessa politica come scienza ed arte nobile del pensiero umano”