CITTANOVA – Le Ferrovie della Calabria accolgono la segnalazione di un utente e danno il via alla sperimentazione di due nuove fermate in prossimità dei licei principali del paese. Dopo la soppressione della linea ferrata Cinquefrondi – Gioa Tauro, infatti – che per decenni ha fornito ai giovani studenti della Piana un comodo collegamento con gli istituti superiori di Polistena, Cittanova e Taurianova – sono state istituite delle linee sostitutive su gomma, le quali tuttavia prevedevano come unica fermata il piazzale della stazione. Non vedendosi garantito più il collegamento tra questo e le sedi dei licei, fino ad allora fornito da un servizio di navette a carico delle stesse ferrovie, gli studenti si sono ritrovati pertanto a “subire le intemperie atmosferiche e i pericoli stradali” percorrendo necessariamente a piedi ogni mattina il chilometro che divide la stazione cittanovese dai licei. A farsi carico della problematica, un genitore cinquefrondese – il ragioniere Salvatore Albanese – che, con una semplice istanza di reclamo presentata al capostazione di Cinquefrondi Giuseppe La Terra, ha attivato una pronta risposta da parte della stessa società e risolto in meno di dieci giorni un problema che interessava la popolazione studentesca da oltre un anno. Dal 1° ottobre 2012, quindi, il servizio sostitutivo delle Ferrovie effettuerà a Cittanova due nuove fermate presso il Liceo Classico e il bar Picchiarello, in prossimità del nuovo Liceo Scientifico in coincidenza con le corse Cinquefrondi-Locri.
Sentito dall’Edicola di Pinuccio, Salvatore Albanese ci tiene a rilevare l’aspetto emblematico di tutta la faccenda: “Non ho fatto nulla di straordinario – sottolinea – ho solamente raccolto un disagio che interessava decine di genitori come me e chiesto delle informazioni al capostazione, il quale, disponibilissimo, mi ha suggerito lo strumento della segnalazione. Attraverso una semplice istanza ho indicato alla società una soluzione, subito accolta. Infatti penso – continua il ragioniere – che il cittadino, dalla sua posizione privilegiata al centro del problema, può e deve farsi parte attiva alla risoluzione di problemi che riguardano tutti. Anche perché gli strumenti, come ho dimostrato, ci sono e funzionano”. La lezione è dunque chiara: invece di limitarsi a lamentare l’inadeguatezza delle strutture, pur spesso obsolete, e dei servizi in molti casi inefficienti che rallentano la vita sociale calabrese, il cittadino può ritagliarsi un ruolo attivo e proporre egli stesso le giuste soluzioni ai suoi disagi, con ottimi e tempestivi risultati.
1 commento
fabio
29 settembre 2012 a 20:03 (UTC 2) Link a questo commento
“incarrozzeranno” è un bel neologismo….