• Il comparto salute al centro di un confronto tra i dirigenti della Cisl. La sanità a Reggio e dintorni necessita di “terapia intensiva”
    12/07/2012 | Domenico Serranò, Cisl RC | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – Il diritto alla tutela della salute dei cittadini  statuito dalla Costituzione   è stato al centro dell’incontro svoltosi nei giorni scorsi nei locali della Cisl di via dei Correttori,  tra il segretario generale Domenico Serranò ed i dirigenti sindacali  del comparto Sanità. Il quadro generale   presenta molteplici ma soprattutto ataviche criticità che tardano,  nonostante i progetti manifestati  negli anni dai vari  amministratori della cosa pubblica,  ad essere avviate a soluzione col rischio di generare conseguenze nefaste sui cittadini inermi ed anche sulle casse regionali  (peraltro già abbastanza  anemiche) che si ritrovano  obtorto collo a dover far fronte alle ingenti spesi derivanti dall’emigrazione sanitaria. Più ombre che luci sembrano caratterizzare il pianeta Sanità reggino. L’elenco delle incompiute è sempre più lungo. Qual è lo stato dell’arte della tanto decantata  riorganizzazione che partiva  dalla base coinvolgendo il  medico di famiglia? Dei c.d. poliambulatori  deputati a  fornire un’efficiente risposta specialistica,  dei  servizi di emergenza ed urgenza, dei  servizi ospedalieri (hub, spoke, generali)!? Buoni propositi a quanto pare scritti perlopiù sulla  sabbia. Le conseguenze sul piano pratico sono estremamente negative.

     

    Liste di prenotazione lunghissime e datate nel tempo, organici carenti,  pronto soccorso sempre più oberato di lavoro, disorganizzazione del personale, non rappresentano più  l’eccezione ma stanno divenendo  la  regola! Molti reparti continuano ad erogare i peculiari servizi all’utenza grazie  all’abnegazione ed allo spirito di sacrificio degli addetti ai lavori. In questo contesto particolarmente difficile l’Azienda ospedaliera Bianchi – Melacrino  – Morelli  non rappresenta la classica isola felice, tutt’altro. Il collasso è dietro l’angolo.  Dov’è l’integrazione ospedale – territorio?  Serve un salutare cambio di passo  delle istituzioni e di tutte le componenti del pianeta Sanità. E’ l’ora delle responsabilità. Occorre un fronte compatto scevro dai  “particolarismi” che sovente echeggiano e rischiano di  inficiare il diritto alla salute dei  calabresi.