• Il 118 è chiuso. Prima mancavano gli autisti adesso manca l’ambulanza
    06/09/2012 | Giuseppe Gentile | segretario generale F.P. Cgil

    GIOIA TAURO - Il 118 pubblico non è nelle grazie della Squillacioti, né in quelle di chi governa l’intero Sistema Sanitario Pubblico. Il 22 Marzo 2012 usciva una nota stampa sui quotidiani locali titolata “Ambulanza senza autisti”, oggi, invece, registriamo il contrario, gli autisti rientrati dalle ferie estive si trovano a fare i turni presso la postazione di Polistena ma, non hanno l’ambulanza per poter svolgere il proprio lavoro. Questo è il paradosso di una gestione poco attenta all’utilizzo del personale e ai bisogni dei cittadini. Eppure, la Piana di Gioia Tauro aveva in dotazione ben 3 ambulanze medicalizzate, dedicate al Servizio Urgenza Emergenza Medica (SUEM) territoriale. Delle tre, una è stata trasferita a Reggio Calabria e le restanti due si trovano ricoverate in officina da oltre 20 giorni. Tuttavia, nonostante il volontariato tenta di tappare le grosse falle dell’emergenza, il servizio si trova continuamente con l’emergenza nell’emergenza. Difatti, le urgenze diagnostiche strumentali, come ad esempio l’E.R.C.P. (colangiopancreatografia retrograda endoscopica – questo esame richiede una tecnica specialistica complessa che utilizza l’endoscopia e la radiologia per studiare i dotti biliari e il pancreas e per trattare alcune delle loro malattie), che un tempo veniva eseguito all’Ospedale di Scilla, oggi si programma con grande difficoltà e il paziente affetto da calcolosi alle vie biliari con gravissima disfunzione epatica (valori 1.500 di Gamma GT), ha visto passare l’ambulanza con un altro paziente e lui è rimasto speranzoso ad attenderla. Sembra l’ennesima critica rivolta a un sistema contorto, dove le regole e la deontologia professionale, a volte, potrebbero non trovare corrispondenza nella piena efficienza del servizio principe della sanità, il SUEM 118, cuore pulsante della sanità Pubblica. Bisogna quindi porre rimedio al più presto a questo scellerato andazzo, a partire dagli autisti pagati per non fare nulla e, subito dopo, disporre una verifica di quanto si è speso per una mediocre e confusionaria emergenza territoriale (casi di malasanità compresi) e, valutare quanto si risparmierebbe per ritornare a un servizio pubblico efficiente ed efficace nell’emergenza urgenza medica territoriale. L’invito che facciamo al Direttore Generale dell’ASP di Reggio Calabria e al Presidente Scopelliti, è quello di fermarsi un attimo e riflettere su come costruire la Sanità Pubblica nella Piana di Gioia Tauro, partendo dall’ABC, inserendo al primo posto il SUEM 118 pubblico, con mezzi di soccorso efficienti e personale Medico, Infermieristico ed Autisti Soccorritori, sempre pronti a partire per salvare vite umane. Questo chiedono i cittadini della Piana di Gioia Tauro, stanchi di imposta sofferenza alla già sofferenza della malattia mentre i livelli alti di gestione sognano di realizzare i Livelli Essenziali di Assistenza.