• “Forze di polizia dimezzate, i clan festeggiano”. Denuncia del Coisp di Polizia: “I tagli ci stanno lasciando letteralmente a piedi”
    18/10/2011 | Comunicati Coisp Sindacato di Polizia

    REGGIO CALABRIA – Auto obsolete e senza carburante; organici dimezzati; lavoro straordinario garantito col contagocce pur dinanzi ad una criminalita’ considerata la piu’ potente ed invasiva del mondo. Per il Coisp, il sindacato indipendente di Polizia, “la ndrangheta puo’ festeggiare. Siamo al festival dei clan”. A parlare e’ Giuseppe Brugnano, segretario regionale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia. Denuncia il malessere crescente delle forze dell’ordine in Calabria, avamposto della lotta alla mafia. Oggi il ministro dell’Interno riferisce sui fatti di sabato scorso a Roma, ed il Coisp si mobilita in tutta Italia. “Stiamo dicendo ormai da qualche anno – dichiara all’AGI – che la politica a trazione leghista del governo nazionale ha portato ad uno stato di crisi totale dl comparto sicurezza . Avevamo a suo tempo denunciato le operazioni di immagine promosso dal governo su input del partito della Lega, come le ronde l’esercito affiancato alle forze di Polizia. Operazioni che non portavano da nessuna parte. In una regione ad alta densita’ criminale come la Calabria, la Polizia di Stato e tutte Le forze di polizia sono state abbandonate a se stesse”. Nelle cinque questure della Calabria ed in tutti gli uffici di Polizia della regione, aggiunge, “oggi manca di tutto. Dalle risorse economiche per lo straordinario, al carburante per le auto. Gli agenti sono costretti a muoversi sulle strade con vetture usurate, che andrebbero rottamate, con il rischio reale di restare appiedati”. Brugnano offre le cifre del disagio: “Nel commissariato di Polizia di Siderno, uno dei piu’ esposti nella lotta alla ndrangheta, si e’ assistito alla perdita di personale mai rimpiazzato, pari al 26% dell’organico, una cosa gravissima – sottolinea – in un territorio come la Locride, dove cinque anni fa fu ucciso il vice presidente del consiglio regionale”.

     

     

    “Allora mettiamola così. Da oggi i Poliziotti in servizio alla Stradale di Reggio Calabria, finito il loro turno, anche per arrotondare qualcosa, sono disposti a impiegarsi in autolavaggi prestando servizio nella pulizia di qualsiasi mezzo.”

     

    E’ quanto dichiara ironicamente la Segreteria Regionale calabrese del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia. Perché è questo il senso della nota diramata dalla Sezione Polizia Stradale di Reggio Calabria n. 18600, in data 11 ottobre a firma del Dirigente Dottoressa Giuseppa Pirrello, con la quale si chiede ai comandanti di ogni reparto degli uffici distaccati della Provincia, che per fare fronte alla nota carenza di fondi destinati alla manutenzione dei veicoli, il personale debba adempiere alla pulizia dell’autovettura utilizzata per il servizio con mezzi a propria disposizione. “E’ chiaro che l’incipit della nostra nota è una chiara provocazione, – dice il Coisp della Calabria – ma il resto purtroppo è vero. I colleghi di Reggio si sono visti recapitare una nota di tal fatta, restando ovviamente esterefatti. Situazioni intollerabili ed inaccettabili per noi che tuteliamo tutti i giorni la professionalità e i disagi lavorativi dei Poliziotti, è assolutamente assurdo obbligare gli Operatori di Polizia di effettuare tali operazioni di autolavaggio, e ci fa sorridere che venga citata dal funzionario una circolare (n. 900,M 119/5000 del 01/06/1963) – che è stata emanata dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza quasi 50 anni fa, quando non esistevano sistemi automatici di lavaggio delle auto. Il lavaggio delle autovetture deve essere fatto in un luogo che corrisponda a determinate caratteristiche tecniche indicate dalla normativa vigente. L’acqua utilizzata per il lavaggio, difatti, prima di essere scaricata nella rete fognaria o nelle acque bianche, deve essere depurata dalle sostanze inquinanti quali i tensioattivi contenuti nei prodotti detergenti utilizzati. Le acque provenienti dal lavaggio delle auto contengono solitamente sabbia, fango, inerti vari, detergenti, residui di prodotti asciuganti e lucidanti, idrocarburi e metalli, perciò, a norma di legge, devono essere sottoposte ad un trattamento di depurazione prima di venire scaricate.

     

    I fanghi del trattamento di depurazione dell’acqua sono considerati rifiuti e vanno smaltiti dalle aziende autorizzate. Per eseguire il trattamento dei reflui l’Amministrazione deve munirsi di appositi impianti da installare. In caso contrario si rischiano le sanzioni, comminate dalle Autorità competenti. Inoltre, – continua il Sindacato Indipendente di Polizia calabrese – nell’ipotesi assurda in cui si volesse impiegare il personale in un tale servizio, lo stesso deve essere dotato di appositi indumenti, che dovranno poi essere lavati a spese dell’Amministrazione. Il servizio di lavaggio deve essere disposto contemplando l’orario riportato nell’Accordo Nazionale Quadro, per il quale deve essere previsto un adeguato periodo, non potendo l’Amministrazione obbligare il personale ad effettuare lavoro straordinario per provvedere alla lavatura delle autovetture. Quindi è impensabile disporre che gli Operatori della Stradale, senza particolare tutela e regole specifiche, effettuino la pulizia delle autovetture di servizio. In buona sostanza, – conclude la Segreteria calabrese del Coisp – crediamo che se il Dirigente non si ravveda per il ritiro della disposizione e il ripristino del lavaggio automatico, le autovetture della Polizia Stradale dovrà lavarsele direttamente il Dirigente che ha emanato tale assurda disposizione”

     

     

    “Siamo arrivati all’assurdo i poliziotti della prestigiosa polizia stradale saranno costretti a prestare servizio scalzi.”

     

    A lanciare l’allarme per la mancata consegna degli stivali agli operatori di polizia del prestigioso reparto della Polizia Stradale della provincia di Reggio Calabria è il Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia – nell’ambito della sentita azione di denuncia e di sensibilizzazione “P.S. Pressing”, ideata e messa in atto da qualche mese dalla Segreteria Provinciale. “Come si può pensare di lasciare i poliziotti della Polizia Stradale, all’inizio di una stagione invernale, senza un indumento così prezioso e fondamentale come gli stivali che proteggono l’operatore dall’acqua, dal freddo e dal gelo durante le attività Istituzionali. A sostenerlo è Gaetano Raffa – Segretario generale provinciale del Coisp – che in linea con la Segreteria Nazionale, continua a denunciare e a fronteggiare i gravi disagi dei poliziotti del reggino. Come gruppo sindacale siamo profondamente preoccupati – sostiene Raffa – perché il segnale di carenza di capi di vestiario, obbligatori per il servizio da svolgere, è un chiaro elemento del crollo del sistema economico gestionale degli organi dello Stato. Un segnale che la politica non dovrebbe sottovalutare. Problema al quale qualcuno – sottolinea il Segretario Provinciale – che ha la responsabilità politico-governativa dovrebbe risolvere o quantomeno indicare ai colleghi della Polizia Stradale, impegnati, come si sa, sulle autostrade e sulle strade principali della nostra Provincia, come potranno affrontare le intemperie della stagione invernale senza calzature adeguate. Dovranno – Continua Raffa – forse acquistare gli stivali con i loro soldi per poter svolgere il proprio servizio, garantendo, contemporaneamente, l’uniformità e la cura della divisa, nonché la propria sicurezza? La Divisa, per le Forze di Polizia, rappresenta l’immagine, il distintivo, l’orgoglio e l’espressione della vita lavorativa di ogni componente del Comparto Sicurezza. La Polizia di Stato, come tutte le altre forze dell’ordine, ha un’uniforme che contraddistingue il suo personale, con le sue molte varianti a seconda del servizio, del grado e delle mansioni svolte. Purtroppo ogni giorno i colleghi a causa della riduzione dei capi di vestiario sono costretti ad indossare divise logore e sbiadite, ad usare capi estivi in luogo di quelli invernali. A fare scambi e prestiti reciproci in modo da assicurare una certa uniformità contro taglie non adeguate. Siamo arrivati all’assurdo – evidenzia Raffa – i poliziotti della prestigiosa polizia stradale saranno costretti a prestare servizio scalzi. Cosa si dovranno inventare i colleghi per rendere la loro uniforme idonea al servizio di loro competenza?” Il Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia- appunto perché “indipendente”, con il sostegno dei colleghi, continuerà a denunciare tutte le carenze e le deficienze perché convinto che eliminati i disagi si lavora meglio e si può garantire un servizio migliore.