• “Fine ingloriosa del calcio”. Il consigliere De Matteis ripercorre la storia del pallone a Cittanova e critica la trasformazione in isola ecologica del campo di via Petrara
    26/04/2012 | F. De Matteis, Cittanova protagonista | Edicola di Pinuccio

    CITTANOVA – Esprimo tutta la mia amarezza, il mio disappunto ed il mio rammarico per la inattesa fine “ingloriosa” del calcio Cittanovese. In campo calcistico Cittanova nel corso della sua lunghissima tradizione sportiva ricorda battaglie memorabili, disputate tutte con grande merito e sana passione agonistica e tante sono le pagine entusiasmanti scritte da personaggi locali che hanno dato la vita per questa sana passione agonistica.

     

    Correva l’agosto del 1938 quando un gruppo di amici appassionati di calcio decise di fondare l’A.C. Cittanova disputando il campionato di Promozione. In quegli anni il campionato Regionale di Promozione rappresentava un palcoscenico ambizioso, di grande prestigio. Memorabile la stagione 1948- 1949 che vide l’A.C. Cittanova trionfare; quell’anno si vinse il campionato superando nelle battute finali la Vigor Palmese. Quando ormai si era pronti a festeggiare la Serie C, purtroppo, giunse inattesa la terribile decisione della Lega calcio che volle assegnare la vittoria del campionato “a tavolino” alla Palmese, col pretesto del presunto utilizzo di un nostro calciatore, che a loro avviso era invece squalificato. La decisione ha indispettito parecchio la società ed i tifosi, per cui si decise in segno di protesta nei confronti della Lega Calcio di non iscrivere l’A.C. Cittanova ai campionati ufficiali. Si ricominciò daccapo nel 1958-1959, a distanza di dieci anni, quando si pensò opportunamente di reiscrivere di nuovo la squadra giallorossa ai campionati ufficiali, disputando quell’anno il campionato di seconda categoria. A distanza di 5 stagioni e precisamente nell’anno 1963-1964, l’A.C. Cittanova ottiene la promozione in Prima categoria. L’entusiasmo ben presto giunge alle stelle in paese e coinvolge molti nostri concittadini, per cui si decide di allestita una squadra competitiva che in effetti tantissime soddisfazioni è riuscita a regalare ai suoi tifosi nel corso degli anni.

     

    Per molto tempo l’A.C. Cittanova disputa campionati di Prima categoria, attestandosi sempre su posizioni di alta classifica e, addirittura, nell’anno 1966- 1967, quando la Lega calcio decise di istituire il campionato di Promozione, al sodalizio Giallorosso Cittanovese venne riconosciuto il diritto di potervi partecipare. Tantissimi i ricordi felici ed altrettanti i personaggi rimasti nel cuore di quanti a Cittanova ancora amano il calcio, tra questi il presidentissimo di sempre, il compianto Antonio Postorino, deceduto nel corso di un derby molto sentito, disputato a Taurianova contro la Taurianovese; il compianto presidente Vincenzo Giovinazzo; il dott. Aldo Guerrisi; Totò Musolino e gli indimenticabili Mommetto Morreale e Totò Proto. Negli anni 60 Cittanova vide nascere un’altra prestigiosa realtà calcistica, la Dominante, che vantava tra i soci fondatori il compianto Egidio Zito, il Prof. Aldo Filippone e tanti altri concittadini appassionati che con loro condividevano una grande passione per il calcio. La Dominante raggiunse anch’essa in ambito dilettantistico prestigiosi traguardi con ragazzi di Cittanova i quali hanno saputo onorare ovunque la maglia a strisce verticali Giallo-nere.

     

    francesco de matteis, cittanova protagonista

    Dopo anni di sano e sfizioso antagonismo tra le due compagini locali si giunse finalmente alla fusione tra i due sodalizi, e da questa scelta condivisa venne alla luce la Polisportiva Cittanova che per decenni ha militato per anni nel Campionato Regionale di Promozione, conquistando poi il passaggio al campionato di Eccellenza dopo un fatidico testa a testa con la Bovalinese. Si giunge così agli anni 90, e qui a dominare la scena calcistica è la Calcio Riunite Cittanova per molti anni con onore in Eccellenza dove riesce a conquistare piazzamenti di alta classifca. In queigli anni, nel campionato di seconda categoria cominciava a farsi strada l’ S.C. Cittanovese, fondata da un gruppo di giovani di Cittanova guidati da Mimmo Alessi. Anche nei campionati giovanili Cittanova nel corso degli anni ha saputo scrivere pagine importanti di storia, grazie alla Cittanovese di Salvatore Japichino, cui va riconosciuto il merito di ave ideato, con la preziosa collaborazione del compianto Giovanni Taccone e Pepè Amato, un importante e prestigioso torneo a carattere giovanile, il “Trofeo Postorino”, che si è imposto in breve tempo sullo scenario nazionale.

     

    Di quei ragazzi parecchi riuscirono ad emergere, fra questi il compianto Pepe Longo, Nino De Raco e Luciano Mordocco che ha raggiunto il professionismo militando nella Reggina Calcio e nel Crotone. Altrettanto ragguardevoli i risultati raggiunti dalla Dominante del duo prof. Aldo Filippone e mister Ciccio Di Gregorio ed ancora oggi si ricordano in paese appassionatamente i vibranti derby tra la Dominante e la Cittanovese, che richiamavano al “Santa Maria” di Cittanova migliaia di appassionati. Successivamente anche l’S.C. Cittanovese di Sarino D’Agostino seppe conquistare risultati importanti. Non meno importante la bellissima creatura di Nino Amato e Peppe Serafino “l’Aurora Calcio Cittanova” che nel settore dei più giovani, “pulcini e giovanissimi”, a Misano Adriatico ha saputo negli anni conquistare posizioni di grande prestigio e lanciare giovanissimi atleti che ben presto hanno polarizzato l’interesse di grossi club, tra questi Roberto Femia, Gigì Megna e moltissimi altri ancora.

     

    Negli ultimi periodi due sono state le società Cittanovesi iscritte ai campionati federali, l’Asd Cittanovese che ha disputato svariati campionati di Prima Categoria e di Promozione e l’Interpiana Cittanova, realtà voluta dal presidente Enzo Condomitti, che ha militato nel prestigioso campionato Interregionale di serie D. Purtroppo l’annata agonistica 2011-2012 sarà a lungo ricordata dagli sportivi locali come un’annata “sciagurata” che ha segnato la retrocessione di entrambe le compagini locali, sia l’ASD Cittanovese che retrocede in Prima categoria, che l’Interpiana Cittanova, la quale invece abbandona la platea interregionale per scendere di categoria e sbarcare nel campionato Regionale di Eccellenza. E’ qui doveroso precisare sul risultato negativo che ha caratterizzato l’annata agonistica dell’ Interpiana Cittanova non poco hanno pesato alla fine le “brutte” vicissitudini giudiziarie che si sono abbattute sulla società, condizionandone senza scampo, l’esito finale. Per dobvere di completezza non si possono qui sottacere le gravi responsabilità istituzionali di quanti hanno amministrato il nostro Comune negli ultimi venti anni, i quali in ambito calcistico hanno brillato per incuria e per totale disimpegno.

     

    Atteggiamento, questo, che ha purtroppo influito non marginalmente sulle sorti nefaste del calcio locale che qui stiamo a commentare, e speriamo vivamente che il calcio a Cittanova non scompaia del tutto e trovi le giuste risorse per riuscire a sopravvivere. Negli ultimi venti anni a Cittanova le istituzioni per il calcio hanno fatto poco, o niente, e pochissimo e molto male, è quel che si è fatto in tema di impiantistica sportiva, a cominciare dal Campo Sportivo Santa Maria che dodici anni addietro circa è stato oggetto di lavori di ammodernamento che hanno previsto anche il rifacimento del terreno di gioco. Lavori questi che in modo evidente hanno finito col peggiorare di molto la situazione esistente, con risultati negativi sia in termini di capacità drenante del terreno di gioco, che in termini di calpestabilità e sicurezza dell’impianto sportivo. Sorte ancora peggiore è toccata,. purtroppo, all’impianto di contrada Petrara, che l’ex sindaco Morano anni addietro decise di intitolare alla memoria di Mommetto Morreale e Totò Proto. Questa struttura, a distanza di trent’anni dal suo concepimento, di recente, nonostante le svariate centinaia di milioni spese inutilmente per la realizzazione di importanti opere infrastrutturali è stata trasformata in Isola Ecologica dall’attuale amministrazione Cannatà, che così ha scritto definitivamente la parola “Fine” vanificando il sogno di poter vedere realizzato a Cittanova un secondo, utilissimo, nuovo e moderno impianto sportivo, come tutti invece aspettavamo da anni.

     

    E’ ovvio che dinanzi a tanta indolenza ed insensibilità dei nostri rappresentanti istituzionali fare calcio a Cittanova è diventata impresa difficile, molto più difficile che altrove. A Cittanova, infatti, chi fino ad ora ha cercato di fare calcio a certi livelli è stato costretto a peregrinare in lungo ed in largo per la provincia, da Siderno a Melicucco, da Melicucco a Bocale, alla spasmodica ricerca di un “rettangolo” sul quale potersi allenare e disputare le gare ufficiali di campionato, e questa, consentitemi, è una vergogna! Se la mentalità dei nostri amministratori dovesse malauguratamente rimanere tale il futuro calcistico di Cittanova sarà drammaticamente difficile, col rischio che il calcio per i cittanovesi che amano questa disciplina sportiva rimanga semplicemente una piacevole utopia. Con vivo rammarico