• Festa Tricolore. Ambiente, sanità e legge elettorale, a Polistena uno Scopelliti a viso aperto bacchetta tutti e detta la linea
    26/08/2012 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    POLISTENA – Ambiente, sanità e legge elettorale. Questi i temi trattati dal governatore della Calabria in un incontro-dibattito avutosi ieri sera di fronte ad un folto pubblico nel contesto della VI Festa Tricolore in svolgimento a Polistena ed organizzata dalla  locale sezione del  Pdl e dal circolo della Giovane Italia. L’argomento in cartellone che ha dato lo spunto alla discussione è stato  lo slogan “Nord Sud, nuova alleanza per l’Italia” che ha visto partecipanti oltre al Presidente Scopelliti, anche il consigliere della regione Lombardia Vittorio Pesato e come moderatore Beniamino Scarfone, capogruppo Pdl presso il consiglio comunale di Reggio Calabria. Dopo un breve saluto introduttivo di Giuseppe Pedà, membro del coordinamento provinciale del Pdl, preceduto da un ringraziamento agli ospiti da parte di Piero De Pasquale, già riferimento per il Pdl cittadino e consigliere comunale di Polistena, il dibattito è entrato nel vivo. La prima bordata il governatore l’ha nuovamente riservata alla polemica in atto con Legambiente e Goletta Verde, che dopo il serrato confronto pubblico tenutosi sul tema proprio l’altro ieri sera in quel di Tropea con i rappresentanti del movimento ambientalista circa la diffusione di dati e notizie ritenute diffamatorie e dannose, ha rinfocato la querelle che sembra inasprirsi fino alla promessa di rivedersi dentro le aule giudiziarie per risolvere il casus belli ritenuto oggetto di giudizi parziali, penalizzanti e dal chiaro sapore politico.

    Poi il tema clou, la sanità. Argomento che stà evidentemente molto a cuore a Scopelliti, che lo ha posto come centrale per il futuro dell’intera regione. Il pallino del governatore è il risanamento del comparto, per troppo tempo lasciato allo sbando ed usato scelleratamente come riserva di consenso su cui nessun politico prima, ha riferito con chiara enfasi, ha ardito prendersi le responsabilità per attivare una inversione di tendenza necessaria quanto opportuna. Quindi è giunta immancabile la frecciata in riferimento alle recenti contestazioni da parte del sindaco Tripodi sulla chiusura del reparto di otorino dell’ospedale di Polistena, su cui Scopelliti ha ribadito la necessità di adeguamento al cambiamento imposto dal piano sanitario regionale pur sottolineando che sebbene il reparto verrà chiuso, il servizio continuerà  comunque ad esser erogato in altre forme (day hospital o day surgery) presso altre sezioni del nosocomio, richiamandosi al fatto che vi è l’incombenza di dover far fronte al piano di rientro in tema di sanità (Tavolo Massici, ndr) per le mancate scelte di razionalizzazione che le passate amministrazioni regionali non hanno voluto compiere. Quindi la rivendicazione piena delle scelte sinora effettuate in materia di sanità che ha portato sino ad oggi a riconvertire 16 presidi ospedalieri ed a ripensare la sanità nelle forme nuove di spoke ed hub ma che, ha evidenziato, stanno consentendo di conseguire risultati concreti in materia di abbattimento del disavanzo, perseguendo la possibilità di poter recuperare risorse utili da impiegare in altri capitoli di spesa a favore dei cittadini calabresi e soprattutto di poter arginare con un’alternativa valida l’emigrazione sanitaria, il cui costo annuo di circa 230 mln € risulta ora più che mai insopportabile per le casse regionali, mirando ad offrire altresì, una sanità di qualità.

    Quindi ci si è spostati sul terreno politico entrando nelle more della nuova legge elettorale che se venisse approvata secondo l’impianto vociferato, Scopelliti non gradirebbe affatto, ritenendola un’operazione tornacontista dei partiti della strana maggioranza montiana realizzata per accontentare Napolitano ma che, pronostica, potrebbe rivelarsi addirittura peggiore del porcellum, non comprendendo quest’improvviso abbandono del bipolarismo che, secondo le intenzioni del governatore, dovrebbe continuare ad esistere come stimolo ad una politica del fare per costruire. Poi dilaga e rivela tutta l’insofferenza per questo attuale malvisto governo tecnico da cui, chiosa, la politica ha deciso di farsi incomprensibilmente commissariare lanciando l’idea del forum delle associazioni del territorio quale strumento di confronto col mondo reale per uscire dal pantano stagnate in cui questa è finita, favorendo l’avvento di movimenti quale quello dei grillini, ritenuto inadatto a fornire al paese le risposte che esso attende. A latere, anche una frustata secca al modo di gestire il suo partito al livello nazionale nel quale, spiega, nel recente passato per quanto concerne le scelte dei candidati, troppe volte hanno trovato posto ballerine e servi di corte; gente ritenuta inadeguata e deleteria, utile solo a favorire l’allontanamento dall’elettorato. Congedandosi dal pubblico, ha rivolto l’augurio che una nuova  politica fatta di idee diverse e con una classe di giovani protagonisti (evidentemente con ciò riferendosi anche a se stesso) possa presto tornare a guidare i processi decisionali del paese. Alfano e Berlusconi sono avvisati. Largo dunque, che Scopelliti inizia a sgomitare. Giuseppe Campisi