• Comunità Montana di Cinquefrondi. Continua la querelle sugli stipendi. Gentile: “Le scuse il presidente Galluccio le deve ai lavoratori”
    21/02/2012 | G. Gentile Fp-Cgil Gioia Tauro | Comunicato

    GIOIA TAURO – Siamo in un mondo veramente strano, chi lavora non viene pagato e chi dovrebbe pagare si sente offeso dalle legittime rivendicazioni dei lavoratori e pretende le scuse. Addirittura si erge a sovrano del popolo lasciando intendere che ci troviamo di fronte a una forma di “becero berlusconismo montano” sul quale, secondo il dire di Galluccio, bisogna stare zitti e obbedire. Il di lui presidente si sente puro e inattaccabile e pensa di poter decidere, modo proprio, della vita e della morte di intere famiglie. Ma quale popolo ha eletto il presidente della Comunità Montana? Ma come fa questa persona a recepire i problemi dell’Ente da lui presieduto se esercita il ruolo istituzionale soltanto durante l’ora della pausa pranzo? Come crede di programmare le attività e gestire un’Ente Pubblico tra un boccone e l’altro? Certo il paradosso lascia pensare tante cose ma, non vogliamo assolutamente fare polemiche, non più di tanto. Pretendiamo invece che il lavoro venga pagato puntualmente, perché la vita si basa sul lavoro e il lavoro è vita. Di tutto questo se ne deve fare carico il datore di lavoro e non deve svicolare, a tutta destra, sulle responsabilità politiche e gestionali. Non bisogna irritarsi quando i lavoratori chiedono il sacrosanto stipendio ma adoperarsi puntualmente per pagare il dovuto. Acquisire conoscenze e discernere tra le tante possibili soluzioni, quella giusta da perseguire per raggiungere l’obbiettivo primario: pagare il debito accumulato e non lasciare spazio a contenziosi attenzionati dalla Corte dei Conti. L’Ente Montano è un Pubblico servizio e in quanto tale, non dovrebbe assumere decisioni monocratiche riconducibili alla figura del presidente ma, deve essere preminente l’Organismo esecutivo e di controllo. Sarebbe utile capire quali fatti sono intervenuti a favore dei lavoratori, per esempio, dovrebbe spiegarci quali atti formali ha prodotto, assieme all’esecutivo e con l’avallo del Segretario, per chiedere un’anticipazione di cassa al tesoriere oppure, se ci sono procedure in essere volte a risolvere il grave debito contratto con i lavoratori. Se non esiste nessun atto formale in tal senso, allora le esternazioni di Galluccio sono soltanto chiacchiere gratuite. Tuttavia, prima di attivare le procedure necessarie per tutelare i lavoratori, chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto per stabilire tempi e modalità di pagamento degli stipendi pregressi, poiché siamo convinti della possibile soluzione di tale problematica, basta solo affrontarla con impegno politico e costanza amministrativa. Diversamente saremo costretti a trarne le conclusioni e continuare sulla strada intrapresa, sia in termini di diritto che di Legalità, lasciando il presidente sulle posizioni unilaterali, pericolose per il futuro dei lavoratori e della Comunità Montana Versante Tirrenico Settentrionale.