• Catanzaro. Confiscati beni per un miline di euro proventi di attività delittuosa
    05/02/2014 | Questura di Catanzaro

    CATANZARO - Nella giornata di ieri, personale della sezione misure di prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catanzaro, ha proceduto alla confisca patrimoniale di beni di ingente valore economico a carico di Loiarro Francesco nato a girifalco il 18.3.1955, ivi residente in Contrada Colaierni ed all’esecuzione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale della P.S. per la durata di anni uno, ai sensi della vigente normativa antimafia sulle misure di prevenzione. Il provvedimento emesso dalla seconda sezione penale del Tribunale di Catanzaro nei confronti del Loiarro, ex avvisato orale di P.S. con condanne per reati contro il patrimonio, in materia di armi e di stupefacenti, è conseguente ai numerosi ed univoci elementi specifici accertati dai poliziotti dell’ufficio misure di prevenzione della divisione anticrimine nel corso di pochi mesi di indagini, che hanno dimostrato come il suddetto possa essere ricondotto alla categoria di persone che vivono abitualmente con i proventi di attività delittuose. Gli elementi investigativi raccolti (fonti documentali, fonti conoscitive) hanno delineato, infatti, l’attualità della pericolosità sociale del Loiarro, presupposto per indurre l’autorità giudiziaria a disporre la confisca dei beni, già sequestrati in via d’urgenza con decreto del 19.11.2012, depositato il 20.11.2012 e convalidato il 18.12.2012, nonché l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale di p.s. per la durata di anni uno. L’esecuzione della misura patrimoniale, ha interessato quattro autovetture tra cui una BMW ed una Audi A6, tre appezzamenti di terreno cinque fabbricati ubicati nei comuni di Girifalco e Amaroni. Il valore complessivo dei suddetti beni, affidati per la gestione ad amministratore nominato dall’autorità giudiziaria, è di circa 1.000.000,00 di euro. Un decisivo intervento, per il ripristino della legalità, è rappresentato, dunque, dal sistema delle misure di prevenzione patrimoniale, idoneo ad individuare i capitali di provenienza illecita che costituiscono le risorse fondamentali delle consorterie criminali. La loro vera forza risiede, infatti, nel potere economico e, pertanto, la lotta alle organizzazioni delinquenziali, per essere pienamente efficace, non può prescindere dalla conoscenza e dalla conseguente aggressione dei patrimoni accumulati mediante il compimento di azione delittuose. Nel caso di specie sono stati aggrediti i beni di illecita provenienza, riconducibili nella disponibilità di persone indiziate di essere abitualmente dediti a traffici delittuosi, mediante l’applicazione della normativa in materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale e segnatamente le norme che prevedono la confisca dopo il sequestro. Questa operazione conferma l’impegno costante dell’Ufficio Misure di Prevenzione, Settore al quale il Questore di Catanzaro, Dr. Vincenzo Carella, ha dato ulteriore impulso per colpire le organizzazioni criminali dedite ad attività illecite ed individuare i loro patrimoni accumulati con tali proventi.