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Mutando in parte l’idea iniziale (che era quella di redigere una Carta del rischio ambientale), la Carta dei problemi e delle risorse punta a costituire una base di dati sullo stato attuale del socio-territorio. Raccogliendo (in rosso) informazioni in materia di rischio idrogeologico, igienico-sanitario, presenza di rifiuti o di residui industriali, ecc, si potrà conoscere la dimensione reale dei problemi. Analogamente, classificando (in verde) le notizie sui beni culturali, sulle risorse ecologiche e sulle infrastrutture efficienti o potenzialmente efficienti, si saprà da dove partire. Inoltre, la Carta potrà diventare la Lista delle Priorità, nel caso in cui i singoli siti vengano valutati collettivamente in ordine alle implicazioni che comportano. Il metodo trae origine dagli interventi della Cooperazione italiana nella Bosnia del dopoguerra, ed è uno dei pochi che ha prodotto risultati positivi.