REGGIO CALABRIA – L’operazione odierna rappresenta un importante successo nel più generale quadro di prevenzione e di contrasto all’illecita attività di scavo clandestino dei siti archeologici calabresi. Grazie all’efficace azione del Nucleo T.P.C. di Cosenza e dei militari della Compagnia di Palmi si è potuto procedere all’arresto di Bragho’Giuseppe (cl.1947) di Vibo Valentia e di Zappino Rosario (cl.1945) di San Ferdinando (RC) nonché al sequestro di vari reperti di importante interesse archeologico, provenienti dal sito di Contrada Mella in agro di Oppido Mamertina (RC). Tra i beni recuperati figurano : nr. 24 frammenti in terra cotta; nr. 85 reperti in bronzo; nr. 136 monete in bronzo intrise di terra; nr. 6 frammenti di monete; nr. 14 piombini; nr. 110 pietre di mosaico.
Gli arrestati sono stati notati accedere, a bordo di un autoveicolo, all’interno dell’insediamento archeologico e colti in flagranza di reato nell’atto di impossessarsi di vari reperti metallici individuati grazie all’ausilio di tre metal detector di ultima generazione. Le successive perquisizioni domiciliari consentivano di recuperare documentazione utile al prosieguo delle indagini nonché altri preziosi reperti ancora intrisi di terriccio.
I reati per i quali si procede sono violazione in materia di ricerche archeologiche (175 DGL 42/2004), impossessamento illecito di beni culturali (176 DLG.42/2004) e danneggiamento aggravato (635 C.P. comma 2) e ricettazione (art. 648 c.p.).
L’area archeologica di contrada Mella di Oppido Mamertina è stata vincolata con D.M. del 18.10.1991 e figura tra quei luoghi nei quali saggi di scavo e ricognizioni di superficie promosse nel 1984 dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria hanno accertato la presenza di un insediamento di notevole interesse archeologico riferibile al III-I sec. A. C.