• Anche gli ordini professionali di Modena in campo contro la ndrangheta. Il 22 luglio una rappresentanza in Aspromonte per “I sentieri della memoria”
    Approvata la “Carta etica dei professionisti contro mafie e corruzione” recepita da tutti gli Ordini professionali provinciali modenesi
    17/07/2013 | Stopndrangheta | Comunicato

    REGGIO CALABRIA – Anche gli ordini professionali di Modena scendono in campo contro la ndrangheta. Il prossimo 22 luglio, una rappresentanza della Commissione contrasto alle mafie e alla corruzione del Comitato Unitario dei Professionisti di Modena parteciperà in Aspromonte all’iniziativa “I sentieri della memoria”, un cammino lungo il sentiero che da Bovalino porta a Pietra Cappa nel territorio di San Luca, per rinnovare la memoria di Lollò Cartisano e delle altre vittime innocenti delle mafie. La manifestazione voluta per la prima volta da Deborah Cartisano nel 2003 e promossa insieme all’associazione Libera compie proprio quest’anno dieci anni. Al loro fianco ci saranno varie realtà del territorio e non solo, tra cui Stopndrangheta.it. Lungo il cammino sono previste delle soste dedicate ai tanti “dimenticati” durante le quali familiari, amici e partecipanti manterranno viva la memoria di tanti cittadini vittime innocenti della violenza ndranghetista.

     

    “Quello verso Pietra Cappa – afferma il Cup di Modena – è un sentiero che ha segnato la storia dell’Italia intera. È il luogo dal quale tanti sequestrati del Sud e del Nord non sono mai tornati. È il luogo simbolo dove nasce la ndrangheta. È un luogo incontaminato di bellezze naturali mozzafiato che la società responsabile non può lasciare in balia delle mafie perché è un territorio che appartiene all’Italia. Quindi memoria che si fa impegno contro le mafie, senza distinzione tra Nord e Sud. Perché la guerra contro le mafie si vince uniti e abbattendo ogni sorta di falsa barriera o confine territoriale. Perché i ‘dimenticati’ erano calabresi ma erano soprattutto cittadini italiani”. La Commissione contrasto alle mafie e alla corruzione del Cup di Modena – di cui fanno parte tutti gli Ordini professionali (ingegneri, architetti, notai, commercialisti, avvocati ecc.) ha varato per la prima volta in Italia una “Carta etica dei professionisti contro mafie e corruzione” recepita da tutti gli Ordini professionali provinciali e quindi appendice del codice deontologico di riferimento.