• Amarcord. I video di Rino

    RINO MACEDONIO da qualche tempo ha cominciato a condividere sul web e con i lettori dell’edicola di Pinuccio il suo archivio audiovisivo. Si tratta di un materiale realizzato a partire dalla metà degli anni Sessanta fino agli anni Novanta, in maggior parte girato su pellicola 8 mm e Super8, in bianco e nero e a colori.

     

    Le scene riprendono la vita quotidiana, come la si poteva scorgere dagli occhi di un ragazzo che passa le sue estati a Cinquefrondi con la sua cinepresa. Le finte lotte tra amici sulla Limina. Le passeggiate nella Villa comunale. Le partite di calcio al campo sportivo. La spiaggia di Eranova e la piscina di San Ferdinando…

     

    Un mondo sparito ormai, ma che le incerte inquadrature di Rino ci restituiscono non senza stupore. In fondo poco è mutato, anche nell’aspetto, di un paese come Cinquefrondi. Solo ci manca Ennio e la sua irrestibile giovialità, ingenua e bonaria, l’Us. Cinquefrondese, il monumento in piazza con l’aquila, la fontana coi pesci di ghisa nella Villa, Quelle Strane Cose Che…, la vespa arancione e le recite delle signorine dell’asilo.

     

    Una mancanza in parte colmata dall’edizione di questi appunti visivi, anch’essa fedele allo spirito e all’origine sperimentale di quei materiali: montaggio lineare delle sequenze, con le canzoni dei Beatles come colonna sonora. Un risultato di grande potenza espressiva (e non solo per chi conosce Cinquefrondi o riconosce qualcuna delle tante facce presenti), che fa dei video di Rino qualcosa di più che un mero documento di antropologia quotidiana.

     

     

     

     

     

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