• Aliquota Imu al minimo a Polistena, 1,06 per cento sulle seconde case sfitte
    06/04/2012 | Michele Tripodi, sindaco di Polistena | Comunicato

    POLISTENA – L’Amministrazione Comunale di Polistena, è sensibile al disagio economico e sociale che purtroppo sta investendo centinaia di migliaia di famiglie italiane. Avevamo già espresso in Consiglio Comunale con un ordine del giorno, la nostra contrarietà all’IMU, l’imposta municipale unificata che di fatto reintroduce l’ICI sulla prima casa, inasprendola ancora di più rispetto al passato. Proprio in un momento drammatico per le famiglie, dove il disagio spesso sfocia in dramma e tragedie, il Governo Monti avrebbe dovuto alleggerire la pressione fiscale sui cittadini incentivando piuttosto salari e stipendi. Cosa che invece non solo non è avvenuta, ma la reintroduzione dell’ICI sulla prima casa, ci appare un’imposta ingiusta, vieppiù iniqua perchè colpisce il diritto ad avere una sola casa. La prima abitazione è sempre un qualcosa guadagnato spesso dopo sacrifici di lavoro e sudore da parte di genitori e figli. L’Amministrazione Comunale, proprio perchè ritiene profondamente ingiusto tassare la prima abitazione, pur non potendo sottrarsi all’applicazione della legge, ha deciso di abbattere al minimo l’aliquota, proponendo la riduzione allo 0,2 per cento, limite al di sotto del quale non si può andare per legge.

    l'assessore marafioti e il sindaco tripodi

    Questo consentirà a circa il 90% dei cittadini di Polistena, che sull’abitazione principale godranno di una detrazione minima di 200 Euro, di non pagare l’ICI sulla prima casa. Per pareggiare gli incassi degli anni precedenti tuttavia, verrà stabilita l’aliquota sulle seconde case sfitte pari all’1,06%, anche perchè sugli altri immobili diversi dalla prima casa, i Comuni saranno costretti a versare, a differenza del passato quando tutto rimaneva nelle casse comunali, il 50% dell’aliquota media allo Stato. Una vera beffa che costringerà in ogni caso tutti i comuni ad esasperare i tributi sugli altri immobili per garantire allo Stato la propria quota. L’Amministrazione Comunale ha previsto però agevolazioni e riduzioni rispetto all’aliquota ordinaria stabilita nell’1,06%, come ad esempio per le seconde case affittate con regolare contratto o concesse in comodato ai figli, per terreni agricoli e fabbricati rurali. Altre piccole riduzioni rispetto all’aliquota ordinaria sono previste per le attività produttive e le aree fabbricabili che purtroppo subiranno un notevole incremento in quanto i moltiplicatori delle rendite sono stati aumentati nella legge istitutiva dell’IMU. Con questa scelta adottata dalla Giunta, che sarà disciplinata con il regolamento da approvare nel prossimo Consiglio, la maggioranza comunale ha realizzato quel principio di giustizia e di equità sociale di progressività della tassazione, che il Governo Monti congelando l’idea della patrimoniale, non è stato in grado di realizzare su vasta scala. A Polistena dunque, a differenza di altri comuni italiani che colgono l’occasione dell’IMU per fare cassa, l’Amministrazione ha saputo interpretare il difficile momento di bisogno schierandosi dalla parte dei cittadini a tutela del diritto alla prima casa. Un esempio notevole, in controtendenza che speriamo possa suscitare le opportune imitazioni in altri Comuni.