• “Accordo tra Ue e Marocco penalizza gli agrumi calabresi”. Sinistra per Rosarno lancia l’allarme
    04/03/2012 | Sinistra per Rosarno | Comunicato

    ROSARNO – Nessuno ne parla, un silenzio di tomba, quasi di rassegnazione è calato sull’ultimo inganno/truffa perpetrato dall’Unione Europea nei confronti di chi zappa ancora la terra e nel caso che più ci ri-guarda da vicino, a danno degli agrumicoltori di Rosarno. Il Parlamento Europeo ha infatti approvato in data 16/02/2012 un accordo ( il 15975/2010) con il Marocco che liberalizza, in parte, il commercio di prodotti agricoli e di pesca, ma ha anche adottato una risoluzione che esprime una serie di preoccupazioni legate alle possibilità di frodi e di violazioni delle norme previste dal testo e cioè un aumento delle esportazioni verso i territori europei di quote molto superiori rispetto a quelle indicate nell’accordo stesso. Secondo Antonio Bottiglieri, Presidente del Consiglio di Rosarno, in un contesto economico e sociale come quello della piana di Rosarno che vive solo di agricoltura, anzi so-pravvive, per quel che ne rimane della stessa, l’accordo con il Marocco per i prodotti agricoli avrebbe un impatto catastrofico così come lo avrebbe sugli altri piccoli agricoltori europei dell’area Mediterranea. L’attuazione dell’accordo provocherebbe infatti ripercussioni drammatiche sull’occupazione nelle zone rurali dell’Unione europea.

     

    Infatti se si tiene conto dei diversi standard produttivi tra noi e il Marocco, in base per esempio all’utilizzo di fitosanitari o alla estrema differenza per i costi di produzione e di manodopera dei quali all’entrata nei nostri mercati non se ne terrebbe conto, anche perché come la stessa UE afferma, il sistema europeo per il controllo e la tutela sulle importazioni dal Marocco non è efficace, ne deriverebbe un danno incalcolabile per la nostra economia. Sinistra per Rosarno, vuole porre l’attenzione su questo grosso problema considerato che l’economia agricola della Calabria ed in particolare dei nostri territori è già debole ed agonizzante. Sarebbe opportuno spiegare ai consumatori europei e italiani come vengono prodotti e con quale manodopera i prodotti agricoli ed ittici provenienti dal Marocco, altrimenti sarebbe troppo facile scegliere quello che costa meno ma che è anche il meno garantito sotto ogni aspetto. Se l’UE intende aiutare così gli agricoltori calabresi, siciliani visto che gli effetti più negativi non riguarderebbero il nord Europa ma i nostri territori, che dovranno competere al ribasso su produzione tipiche mediterranee come quelle delle arance già profondamente colpite dalla crisi e dalle truffe di commercianti ed arrivisti di ogni genere si tratterebbe di una penalizzazione che non conosce paragoni. Alza il tiro Rocco Pro-nestì, Capogruppo di Sinistra per Rosarno, il gruppo politico più a sinistra del Consiglio Comunale di Rosarno, dicendo: non si capisce come possa risollevarsi il destino di queste popolazioni già alla fame, se la Comunità Europea assume questi provvedimenti. Occorre che i Parlamentari Calabresi e Siciliani insieme facciano sentire la propria voce a Bruxelles magari spinti dalle mobilitazioni locali e dai politici Regionali e Provinciali, specie calabresi, che sulla questione fin’ora sono stati sordi, ciechi e soprattutto muti. Sinistra per Rosarno non ci sta ed è pronta a mettersi alla testa di qualsiasi movimento di lotta per il riscatto della popolazione dei torritori della piana di Rosarno che sono a vocazione agricola e tra i primi produttori di Agrumi sia per il consumo da tavola che per la trasformazione in derivati di vario tipo.