• A3,nel 2013 l’Anas prevede la consegna dei lavori.Ma ad oggi rimangono incompiuti ancora 58 km per 3,1 mld di € senza copertura. Si arriverà mai alla fine?
    18/04/2012 | Giuseppe Campisi | Edicola di Pinuccio

    IL TOUR ISPETTIVO  di ieri sul tratto calabrese dell’A3 del duo Ciucci-Scopelliti, ora che pare si intraveda la dirittura d’arrivo, è servito a rendicontare lo stato dell’arte e dell’opera sulla strada più tormentata d’Italia, deve essere valutato con molta positività dai cittadini calabresi. Con la solita apparente disinvoltura, l’ing. Ciucci ha rassicurato tutti gli astanti con un crono programma che è sembrato quasi un atto notarile sancendo che entro fine di quest’anno saranno circa 34 i km che saranno finalmente liberati dalla cantierizzazione e così fruibili al traffico. Ed anche questa pare una buona notizia, soprattutto per gli automobilisti costretti a percorrerla. Unica nota stonata è risultata la conferma che gli ultimi 58 km a cui se deve metter mano risultano ancora privi di copertura finanziaria e non v’è dato a sapere, allo stato, alcuna notizia. Non che si tratti proprio di bazzecole. La storia travagliatissima di questa arteria parte dal lontano 1964 anno dell’inizio della sua costruzione arrivando appunto sino ai giorni nostri con continue quanto arrovellate opere di costruzione, disfacimento e rifacimento che in una indescrivibile fornace a ciclo continuo alimentata a danaro pubblico avrebbe consentito di realizzare una Higway coast to coast americana, e non una  semplice autostrada di 442,9 km. Terminata, si fa per dire nel 1972, si pensa a rimetterci mano nel 1990, era Andreotti IV  Presidente del Consiglio, il duo DC Bernini-Prandini ai Trasporti ed ai Lavori Pubblici ed il calabresissimo DC Misasi quale Ministro per gli interventi straordinari per il mezzogiorno, vero promotore dell’opera. Costo stimato per l’ammodernamento : 1.000 miliardi di vecchie lire. Ha inizio così la girandola dei proclami oltreché sui vantaggi, soprattutto sulla fine dei lavori dell’opera, allora prevista tra 1998 ed il 2000. Ma ogni ministro eletto in carica dava l’imprimatur per una fine prorogata a data incerta, anche se garantita per certa in ogni sortita pubblica. Oggi apprendiamo dai dati dell’ Anas che l’opera,  suddivisa in 65 interventi, ripartiti in 12 macrolotti e 53 lotti, inclusi 8 svincoli non previsti nell’originario piano per l’adeguamento, ha attualmente lavori ultimati per km 244+100, in corso di costruzione per km 115+220 ed in appalto per km 25+000 che riguardano Km 384+320 della stessa, pari a circa all’ 86,75 % dell’intero tracciato, nonché che l’asse autostradale originario di km 442+920, al termine dei lavori di ammodernamento avrà un’estensione complessiva di circa 433 km, circa 10 km in meno. Ma il dato certamente più succoso e significativo concerne gli stanziamenti ad oggi resi disponibili che ammontano a 7,443 miliardi di euro e che consentono di finanziare tutti gli interventi in esecuzione, di prossimo avvio e in fase di appalto. Ma come in ogni buon triller che si rispetti, in agguato c’è sempre il colpo di scena. Infatti,  fortunatamente per le tasche dei contribuenti, per il completamento dell’intera autostrada sono ancora necessari circa 3,100 miliardi di euro, relativi a 13 interventi tra progettati e in corso di progettazione che riguardano l’ammodernamento dei restanti 58,600 km di autostrada di cui si parlava all’inizio. E questo, tradotto, vorrà dire che (se e quando,nel 2013?) l’opera sarà finita a ben 23 anni di distanza dalla ripresa dei lavori di ammodernamento, il costo totale sarà, previsionalmente, di 10,543 miliardi di € e ogni singolo km sarà costato agli italiani la parsimoniosa cifra di 23,80 mln/€. Niente male per quella che è considerata, visti gli appetiti delle fauci criminali e le conseguenti inchieste della magistratura, il corpo di reato più lungo d’Italia.
    Ma  quel che è peggio è che, al completamento, l’opera potrebbe addirittura rivelarsi inadeguata. E non basterebbero certo i 10 km di riduzione del percorso a giustificare la bontà dell’intero progetto, che potrebbe rivelarsi l’ennesimo scandalo alla luce del sole travestito, come sempre, da pasticcio all’italiana. Giuseppe Campisi.


     
  • 1 commento

    1. fabio cuzzola

      specifichiamo inoltre che non si chiamerà più Salerno-Reggio Calabria, ma Salerno-Campo Calabro, visto che non esiste alcun finanziamento e alcun cantiere da Campo a Reggio!!!!

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